Stephane e Andrea Peterhansel, la coppia regina dell’enduro sul trono della “Valli Bergamasche”

Una gara da favola non poteva che concludersi con un re e una regina sul trono. E così è stato per la Valli Bergamasche Revival Internazionale 2022 che ha visto salire sul gradino più alto del podio il re del deserto Stephane Peterhansel (vincitore di 14 Dakar e dominatore anche della sua prima “Valli” davanti a Cyril Esquirol e Giovanni Gritti), insieme con la consorte, Andrea, unica donna a concludere la gara e protagonista di alcuni “passaggi” salutati dagli applaudi del pubblico. Un podio, quello allestito sul campo della Fara, in Città Alta, che ha fatto da scenario all’evento, sul quale a partire dalle 17 di domenica si sono alternati i protagonisti assoluti dell’evento, i piloti che, fra i 277 al via, sono riusciti a concludere ai primi tre posti dopo esserci cimentati, divisi per categoria di clilindrata, nelle prove speciali di Cross test a Bergamo, di accelerazione ad Alzano Lombardo (annullata quando ormai la gran parte dei partecipanti l’aveva affrontata per problemi tecnici), di Cross test a Selvino e di Enduro test al Monte Poieto. Nomi spesso conosciutissimi come quelli di Pietro Caccia e Alessandro Gritti, vincitori insieme con Angelo Pievani, il terzo “asso nella manica” del Moto Club Bergamo – sezione Grumello Vintage A, del Trofeo ‘Gino Reguzzi’ davanti alla squadra del Moto Club Salerno formata da Giancarlo Donadio, Paolo Di Muro e Ferdinando Eufemia e a quella del Moto Club Careter Imerio Testori composta da Alfredo Gamba, Ilario Madaschi e Massimo Sfondrini. O ancora, nomi come quello di Gino Perego, primo nella T2 (moto fino a 100 cc dal ‘77 all’81) davanti a Mario Negrini e Luca Fede Morpurgo. Ma gli applausi del pubblico che ha affrontato il sole cocente fino all’ultima coppa consegnata sono andati a anche a Ivo Zorzitto, Ugo Ravasio e Giorgio Maver, del Moto Club Careter Imerio Testori, vincitori del “Vaso”, ovvero il Trofeo Franca e Walter Arosio, che si sono lasciati alle spalle i portacolori del Moto Club Scuderia Fulvio Norelli C, Nicola Rota, Gino Perego e Roberto Novetti e quelli del Moto Club Bergamo – sezione Grumello Vintage C, Donato Lanati, Ezio Righetti e Riccardo Prati (terzi); a Marco Ghilardi e Nazzareno Artifoni, argento e bronzo alle spalle del “solito “ Pietro Caccia nella categoria a V1 (moto fino a 50 cc fino al 1976); a Luciano Tetoldini, Fabio Mauri, e Paolo Bregalanti protagonisti assoluti nella V2 (moto fino a 125 cc fino al 1976); Fabio e Giorgio Balzarinie Gilberto Bertolini, i migliori nella V3 (moto fino a 175 cc fino al 1976). E, ancora, sono saliti sul podio nella V4 (moto fino a 250 cc fino al 1976), Enrico Tortoli, Alberto Stupia e Paolo Di Muro; nella V5 (moto oltre 250 cc fino al 1976), Ferdinando Eufemia, Alessandro Pierannunzi e Massimo Sfondrini; nella V6 (moto fino a 125 cc, 4 Tempi, fino al 1976), Eugenio Sala ed Ezio Dall’Ara; nella V7 (moto oltre 125 cc, 4 Tempi, fino al 1976) Alfredo Gamba, Alessandro Gritti e Giancarlo Donadio; nella T1 (moto fino a 50 cc dal 1977 al 1981) Federico Fregnan , Tiziano Alberti, e Luigi Tissoni; nella T3 (moto fino a 125 cc dal ‘77 all’81), Maurizio Cecconi e Alex Garcia Llobet, alle spalle di sua maestàStephane Peterhansel; nella T4 (moto fino a 250 cc dal ‘77 all’81), Andrea Rastrelli, Massimo Benevelli e Jean Michel Richard; nella T5 (moto fino a 350 cc dal ‘77 all’81), Jens Oestreich, Johannes Steinel e Giovanni Rossi; nella T6 (moto oltre 350 cc dal ‘77 all’81), Giovanni Gritti, Philipp Sparer e Ivo Zorzitto. Infine mella categoria Open sono saliti sul podio Rudy Finet, seguito da Adriano Donati e Daniel Delomenede per la O1 (moto fino a 125 cc dal 1982 al 1986) e nella O2 (moto oltre 125 cc dal 1982 al 1986) Cyril Esquirol , Luca Guasco e Claude Nicolas.

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