Preposti a guidare un’impresa di autotrasporto, ecco tutti i casi in cui la legge vi può fermare

Ci sono violazioni delle norme “gravi” o addirittura “molto gravi” compiute da imprese di autotrasporto in materia di tempi di guida e di riposo, di gestione del tachigrafo, ma anche di obbligazioni contrattuali, di accesso al mercato internazionale e di distacco transnazionale dei conducenti che comportano la perdita dell’onorabilità dell’impresa di autotrasporto e, di conseguenza, l’impossibilità di poter continuare l’attività con la persona fino ad allora preposta “al volante” dell’azienda. Violazioni (e rischi che ne derivano) che verranno spiegati ai partecipanti al convegno organizzato dalla Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Bergamo in collaborazione con Egaf (società editrice diventata negli anni fra i principali protagonisti dell’informazione professionale su circolazione stradale, motorizzazione e trasporti) nella sede dell’associazione, in via Portico 15 a Orio al Serio martedì 21 giugno dalle 14.30 alle 18.30. Relatori saranno l’avvocato Federico Gallo (uno degli “autori” dei manuali di Egaf) e il dirigente della Polizia di Stato Giandomenico Protospataro  ( “penna” di punta  della casa editrice di Forlì) oltre a Yuri Merli e Dimitri Nidasio di Siak Sistemi, società pavese che opera da più di 40 anni nel settore del tachigrafo digitale e analogico. Chi volesse partecipare (la capienza massima è di 70 posti, di cui oltre a metà già prenotata nei primissimi giorni di apertura delle iscrizioni) potrà prenotarsi navigando sul sito -www.faibergamo.it. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare l’associazione, al numero 035/2056711 o inviare una e mail a info@faibergamo.it

3 risposte a “Preposti a guidare un’impresa di autotrasporto, ecco tutti i casi in cui la legge vi può fermare

  1. Le aziende in questo Paese non chiudono mai. Cambiano nome, cambiano ragione sociale, cambiano settore o vengono commissariate ma purtroppo nessuno paga. E le cronache sono piene di inchieste, sequestri e commissariamenti finiti nel nulla.

  2. Speriamo solo che queste sanzioni non comportino il blocco delle aziende che magari hanno sforato di 1/2 minuti i tempi di guida e riposo anziché iniziare a bloccare quelle che viaggiano regolarmente fuori dalle regole. Oppure che non diventi come la regolarità d’impresa che dovrebbe essere tassativa per un committente che affida i trasporti e che invece non viene mai richiesta/verificata. Se va bene ti chiedono il durc. Ribadisco la necessità di rendere indetraibile come Iva e costo i trasporti effettuati da aziende non in regola con la “regolarità d’impresa” Ma il punteggio dell’indice di rischio delle varie aziende che emergerà dalle infrazioni effettuate sarà pubblico in modo da permettere che vengano premiate dai committenti quelle migliori?

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