Viceministra Bellanova, il conto alla rovescia per il fermo dell’autotrasporto è cominciato

Ancora poche ore e poi l’autotrasporto deciderà di fermare i camion in tutto il Paese per protestare contro un rincaro dei prezzi (a partire dal carburante, per proseguire con gli additivi antinquinamento, gli pneumatici….) che hanno reso impossibile gestire un’impresa? Un’ipotesi che rischia di trasformarsi in realtà se il settore non otterrà “risposte concrete e soddisfacenti” dalla viceministra delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Teresa Bellanova nell’incontro in programma martedì 22 febbraio. Un incontro nel quale i rappresentanti della categoria “proseguiranno le trattative in corso con il Governo”, come indicato dal Comitato esecutivo di Unatras, che ha però posto un ultimatum ben preciso: in assenza di risposte concrete e soddisfacenti l’invito è quello ad assumere sin da subito “tutte le iniziative sindacali necessarie a tutela della categoria senza escludere, nel rispetto della normativa vigente, la proclamazione di un fermo nazionale”. “Unatras giudica in maniera molto positiva il proseguimento del confronto con la viceministra con delega all’autotrasporto con l’auspicio che rappresenti la presa di consapevolezza della grave situazione da parte del Governo e auspicando che sia più consistente e produttivo rispetto a quanto avvenuto nel recente passato” si legge in un comunicato, “e ascolterà quindi con interesse e senso di responsabilità le proposte che la viceministra porterà al tavolo ribadendo che bisognerà agire sia attraverso un sostegno economico adeguato ad affrontare l’eccezionale aumento di costi, sia intervenendo in maniera concreta ed efficiente sulle norme che dovranno garantire una maggiore regolarità del mercato dell’autotrasporto”.

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