Tre miliardi e mezzo di euro: ecco quanto costano tre giorni di sciopero dei camionisti

Italiani greci una faccia una razza, recita un famoso detto popolare che accomuna gli abitanti dei due Paesi per evidenziare le similarità tra i due popoli. Italiani spagnoli stesso lavoro stessi problemi verrebbe invece da dire pensando a una categoria ben precisa di lavoratori, i camionisti. Già, perché leggere quanto sta accadendo in Spagna nel settore dell’autotrasporto, con uno sciopero nazionale di tre giorni previsto per il 20, 21 e 22 dicembre che si prevede provocherà un danno economico di oltre tre miliardi e mezzo di euro, e soprattutto le ragioni della protesta viene da pensare a “due situazioni fotocopia”. A partire dalle ragioni della protesta decisa per “chiedere un cambiamento radicale al governo delle condizioni di lavoro nel settore”, condizioni sottoposte da mesi all’attenzione generale dalle associazioni di categoria che denunciano “come questa situazione abbia minato la professione stessa, provocando una carenza di circa 15 mila autotrasportatori”, per proseguire con la difficoltà sempre più evidente nel far quadrare i conti vista la continua escalation di costi , con il carburante aumentato del 40 per cento rispetto a un anno fa o gli i pneumatici che hanno fatto segnare un più 10 per cento.” Una fotografia per molti versi identica a quella dell’Italia , compreso il fatto che anche in Spagna “l”85 per cento delle merci si sposta su strada”, secondo i calcoli fatti dai responsabili della Confederazione spagnola del trasporto merci. Ed è probabile che anche il “danno” economico provocato dal fermo dei messi pesanti sia molto simile: tre miliardi e mezzo di euro. Soldi “spesi bene” solo se servissero a risolvere i problemi?

 

 

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