Città inquinate, l’ultimo miglio percorso dalle flotte di camion può davvero fare la differenza

“Ultimo miglio e servizi per l’ambiente, la sfida in città”. Chi si occupa autotrasporto e di gestire una città garantendo i servizi agli abitanti e non ha ancora annotato in agenda questo evento lo faccia perché l’appuntamento potrebbe risultare importantissimo per comprendere come le grandi catene di distribuzione e le aziende municipalizzate siano investite da una grande responsabilità: rendere sostenibili le proprie flotte per convivere in un ambiente urbano. Un appuntamento (quarto e ultimo per il 2021 del Sustainable Tour, evento a tappe dedicato Continua a leggere

Snam, Toyota e CaetanoBus alleati per far accelerare l’arrivo di auto e pullman a idrogeno

Un protocollo d’intesa per avviare una collaborazione che consenta di accelerare l’introduzione di una mobilità sostenibile basata sull’idrogeno. A sottoscriverlo sono stati i responsabili di Snam, Toyota e CaetanoBus accomunati dalla convinzione che l’idrogeno ricoprirà un ruolo fondamentale nel processo di decarbonizzazione dei trasporti. E pronti a unire le proprie forze e i propri know-how per sviluppare insieme progetti sia per il trasporto pesante, sia per quello leggero. “Le sinergie con i produttori di autoveicoli e con il mondo del trasporto pubblico, unite alle competenze distintive di Snam in ambito infrastrutturale, saranno decisive per accelerare lo sviluppo della filiera dell’idrogeno a beneficio degli obiettivi climatici nazionali e globali”, ” ha commentato Alessio Torelli, manager di Snam. Continua a leggere

Le reti di distribuzione del gas indicheranno la via anche per distribuire l’idrogeno?

I distributori di gas accelerano sull’idrogeno. Italgas ha infatti annunciato l’adesione a una alleanza tra i player della distribuzione del gas di 13 Paesi europei per promuovere il potenziale del “carburante” del futuro in Europa, attraverso un’ iniziativa, chiamata “Ready4H2” (Ready for Hydrogen) destinata a riunire le esperienze dei più importanti gruppi europei e consentire un’accelerazione nello sviluppo dell’idrogeno quale “motore” principale trainare il processo di transizione energetica in Europa. Esperienze maturate in anni di attività, garantendo un sistema di distribuzione del gas sicuro ed efficiente, anche dal punto di vista economico, messe a disposizione “dei decisori europei e nazionali nell’ambito del processo di definizione delle politiche pubbliche a supporto di un’economia dell’idrogeno”, come si legge in una nota, “per arrivare a definire come, partendo da reti di distribuzione del gas si possa contribuire alla costruzione di un solido mercato europeo dell’idrogeno”. Continua a leggere

Audi 80, Alfa 156 e Citroën XM: a distanza di decenni sono tornate sul podio dell’Europa

Assenza dei gocciolatoi, vetri e maniglie porta a filo della carrozzeria erano elementi di assoluta avanguardia per l’epoca e garantivano già nel 1987, anno in cui si è affermata come “auto europea”, una penetrazione aerodinamica straordinaria (0,29 Cx): soluzioni stilistiche oltre che tecnologiche che a distanza di quasi 35 anni hanno fatto vincere alla terza generazione dell’Audi 80, “caratterizzata da linee morbide e disegnata in base al diktat spigoli zero”,il “Premio Speciale per il Design” ideato dall’Uiga, l’Unione italiana giornalisti dell’automotive in collaborazione con l’Asi, l’Automoclub storico italiano, insieme ad altri riconoscimenti speciali dedicati alle vetture che hanno fatto la storia del premio Auto Europa. Altri riconoscimenti speciali come Il “Premio speciale per le prestazioni”, vinto dall’Alfa Romeo 156, Continua a leggere

Le autoambulanze della vergogna: i pazienti trasportati in piena pandemia senza sanificarle

La malavita ha spesso utilizzato diversi mezzi per compiere reati: dalle auto sportive, per liberarsi a tutta velocità di scomodi “inseguitori” in divisa, ai pesantissimi fuoristrada, magari da usare come “arieti” per sfondare una vetrina. Ma per compiere dei reati possono essere utilissime anche delle autoambulanze: da usare non necessariamente da utilizzare per aprirsi un varco a sirene spiegate nel traffico, ma per trasportare, per esempio,  insieme ai pazienti, appalti truccati. Come avrebbero fatto i responsabili di una cooperativa operante nel settore dei trasporti sanitari con la sede operativa alle porte di Milano, affidataria di appalti pubblici per il servizio ambulanze in tutta Italia, che è stata posta sotto sequestro dagli agenti della Guardia di finanza di Pavia nell’ambito di indagini per appalti truccati per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro. Continua a leggere

L’acquisto della nuova auto? Può attendere. Sperando in più sconti e incentivi

L’acquisto della nuova auto può attendere. Lo conferma l’indagine “Cambiare l’auto oggi, che confusione”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica), su un campione di oltre 500 intervistati di cui solo il 12 per cento si sono in fatti detti intenzionati a farlo già nei prossimi mesi, disorientati in particolare dai continui stop&go degli incentivi degli ultimi mesi e convinti che bonus previsti non siano ancora sufficienti ((oltre che “poco chiari” considerato che il funzionamento non è stato ancora pienamente compreso da 4 italiani su 10) per spingere in modo significativo gli acquisti verso la svolta elettrica. Continua a leggere

“Le proteste lasciano le aziende senza materiali, così la corsa alla ripresa è persa in partenza”

Immaginate una squadra formata da piloti, collaudatori, meccanici che dopo un pauroso incidente che ha distrutto una vettura si metta al lavoro freneticamente per prepararne un’altra e poter ripartire. E ora immaginate che, sulla linea di partenza, il pilota esca dall’abitacolo per protesta, e come lui manifestino anche i meccanici abbandonando i box. Infine immaginate il finale, che non può che essere uno: la corsa persa in partenza. Lo stesso, identico finale che potrebbe accadere per la ripartenza del “sistema Italia”, del lavoro e dell’economia del Paese se nuove forme di protesta come quelle che hanno visto protagonisti il mondo dei lavoratori portuali e, in minor parte, dell’autotrasporto, dovessero proseguire, con il “popolo dei no vax” deciso a proseguire la propria “corsa contromano” in un Paese che sta solo ora uscendo dall’incubo pandemia e che sta cercando di ripartire. Una situazione tanto assurda quanto pericolosa evidenziata da Paolo Agnelli, presidente di Confimi , Continua a leggere

Trasporti e logistica intelligenti, solo così le imprese potranno aiutare se stesse e l’ambiente

Come obiettivo si sono prefissati quello di supportare il comparto della logistica nel cambio di passo verso un modello più digitale, semplificato, integrato e in ottica di economia circolare, in linea con i principi di transizione energetica fissati dall’Unione europea e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza; come strumento per raggiungerlo hanno individuato la promozione di progetti pilota per il diffuso utilizzo degli Its (sistemi intelligenti di trasporto) all’interno del comparto distributivo, passando dalla creazione di momenti di formazione e diffusione delle conoscenze e delle buone pratiche di logistica integrata, fino ad arrivare alla realizzazione di soluzioni operative per la semplificazione delle procedure di controllo e monitoraggio nei processi di filiera. A porsi questo traguardo e a tracciare il percorso per conquistarlo sono i responsabili di Federdistribuzione, Freight Leaders Council e TTS Italia Continua a leggere

“La protesta lascia le aziende senza materiali, così la corsa alla ripresa è persa in partenza”

Immaginate una squadra formata da piloti, collaudatori, meccanici che dopo un pauroso incidente che ha distrutto una vettura si metta al lavoro freneticamente per prepararne un’altra e poter ripartire. E ora immaginate che, sulla linea di partenza, il pilota esca dall’abitacolo per protesta, e come lui manifestino anche i meccanici abbandonando i box. Infine immaginate il finale, che non può che essere uno: la corsa persa in partenza. Lo stesso, identico finale che potrebbe esserci per la ripartenza del “sistema Italia”, del lavoro e dell’econonomia del Paese, se nuove forme di protesta come quelle che hanno visto protagonisti il mondo dei lavoratori portuali e, in minor parte, dell’autotrasporto, dovessero proseguire, con il “popolo dei no vax” deciso a proseguire la propria “corsa contromano” in un Paese che sta solo ora uscendo dall’incubo pandemia e che sta cercando di ripartire. Una situazione tanto assurda quanto pericolosa evidenziata da Paolo Agnelli, presidente di Confimi , Continua a leggere

Atm, sequestrati un milione e 200mila euro all’ex funzionaria indagata e licenziata

Nel 2018 era stata licenziata, assieme ad alcuni suoi colleghi, nell’ambito di un’indagine che aveva portato alla luce un giro di biglietti che, secondo l’accusa sarebbero stati venduti al pubblico in un Atm Point senza essere stati prima contabilizzati dai presunti dipendenti infedeli, che così sarebbero riusciti a intascarsi i guadagni. Ora l’ex funzionaria dell’Azienda trasporti milanese Atm si è vista sequestrare beni per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano Continua a leggere

Autotrasporto: così il Governo ha spalancato alla concorrenza straniera le porte per conquistarci

E’ bastato il primo giorno di obbligo, per poter lavorare, di esibire il Green Pass o un tampone anti Covid-19 per fermare un camion su quattro delle imprese italiane, immediatamente “sostituiti” da mezzi pesanti e conducenti stranieri, confermando così i timori manifestati dalle associazioni di categoria alla vigilia: e cioè che il decreto fermasse le imprese italiane spalancando le strade della concorrenza alle aziende d’oltre frontiera, danneggiando un settore centrale della nostra economia. A denunciare come il “disastro annunciato” si sia puntualmente verificato sono i responsabili d Unatras, l Continua a leggere

Camionisti “stangati” se non si fermano per riposare. Peccato che manchino 100mila aree di sosta per farlo

AAA cercasi in Europa 100mila aree di parcheggio dove i camionisti in viaggio possano sostare di notte con il loro tir. L’annuncio è di fantasia, ma i 100mila “posti” dove fermare il camion nel vecchio continente mancano davvero, come emerge da uno studio della  Commissione dell’Unione europea che in realtà non fa altro che ribadire una realtà più e più volte denunciata dalla categoria in passato. Una situazione assurda, se si pensa agli  obblighi per i conducenti in termini di  orari di guida, di interruzioni della stessa e di riposo  quotidiano e settimanale. L’aver realizzato questo studio (che a molti camionisti piacerebbe molto sapere quanto è costato, magari per verificare  se con quei soldi avrebbero potuto essere realizzati nuovi “stalli”) ora porterà a qualcosa? Verranno forniti posteggi a conducenti che, per legge, sono costretti a fermarsi e che in caso contrario vengono letteralmente “massacrati” di multe? La risposta è sì, grazie al  finanziamento  dello sviluppo di aree di parcheggio sicure attraverso il  meccanismo per collegare l’Europa per i trasporti  (Mce) che sostiene  progetti di interesse comune  per tutta l’Europa per il potenziamento o la creazione di nuove infrastrutture e per i trasporti, per contribuire alla crescita economica attraverso  lo sviluppo di  reti transeuropee moderne e ad alta efficienza, accelerando gli investimenti  e   stimolando finanziamenti provenienti dal settore pubblico e privato. Un’accelerazione  (che il mondo dell’autotrasporto si augura possa essere degna di una Formula uno) considerata la situazione letteralmente disastrosa:  è lo stesso studio a rilevarlo, con  solo settemila  dei 300mila posti disponibili “analizzati”  che sono risultati  essere in  aree di parcheggio certificate come attrezzate e sicure. E questo nonostante le nuove normative in tema di tutela dei lavoratori mobili adottate recentemente nell’ambito del Pacchetto mobilità abbiano aumentato in modo significativo le prescrizioni circa  le esigenze di riposo. 

Agevolazioni sul diesel, presto le imprese di trasporto potrebbero dover fare i conti senza

Addio al recupero dell’accisa sui carburanti per le imprese di autotrasporto? La “manovra” è tutt’altro che da escludere. In questa direzione starebbe infatti lavorando il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani che da tempo ha “messo nel mirino” proprio le agevolazioni sui carburanti fossili più inquinanti, che a oggi “valgono” 19 miliardi di euro. Agevolazioni di cui godono soprattutto gli autotrasportatori (ma anche l’agricoltura ) e che potrebbero essere “tagliate”per essere compensate con tagli sul costo del lavoro o sgravi fiscali per gli autotrasportatori? Continua a leggere

Da eroi a fantasmi: storia dei camionisti, costretti a fermarsi perché non possono fare i tamponi

Sono partiti indossando i panni dei supereroi ai tempi del lockdown per ritrovarsi oggi, nell’era del Green pass obbligatorio per poter lavorare, a vestire quelli dei fantasmi, di cui nemmeno accorgersi: è questo il “viaggio” compiuto da marzo 2020 a oggi dai camionisti italiani fermati da un Governo che sembra non curarsi nemmeno delle richieste del settore. Richieste di poter lavorare senza essere fermati da un tampone che, per chi guida per centinaia di chilometri ogni giorno, è praticamente impossibile fare; richieste di poter “mantenere in vita le aziende di autotrasporto italiane” senza trasformarle in facili prede da conquistare da parte della concorrenza straniera alla quale è invece consentito di viaggiare liberamente, quasi a “legalizzare” di fatto la concorrenza sleale. Continua a leggere

Camionisti e green pass, due pesi e due misure: agli stranieri non sarà chiesto, agli italiani sì

“Una pericolosa e ingiustificabile differenza di trattamento tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri”: così la portavoce dell’associazione di autotrasportatori Ruote Libere, Cinzia Franchini, ha definito la deroga dal Green Pass per i vettori esteri ufficializzata oggi dal ministero dei Trasporti,  decisione che, ha aggiunto, ha fatto “materializzare le nostre previsioni, con i lavoratori italiani  ancora una volta duramente penalizzati rispetto agli stranieri. Di fatto gli autotrasportatori provenienti dall’estero sono esentati dall’obbligo di mostrare il certificato verde a condizione che le operazioni di carico e scarico vengano svolte da altro personale”, ha  continuato Cinzia  Franchini. “Siamo di fronte a una disparità del tutto arbitraria e inaccettabile che non può che far lievitare il clima di tensione che si respira Continua a leggere