Trenta camionisti su 100 non sono vaccinati. “Con i disagi si diffonderanno anche le violenze?”

“Il 30 per cento degli operatori dell’autotrasporto non è vaccinato. Sono in gran parte lavoratori stranieri, ma ci sono anche diversi italiani”. Basta questo dato , sottolineato dal presidente di Conftrasporto – Confcommercio e della Federazione nazionale degli autotrasportatori italiani Paolo Uggé, per comprendere che il rischio di veder diminuire sensibilmente il numero delle merci trasportate dal 15 ottobre, data dell’entrata in vigore del Green pass obbligatorio per i lavoratori privati, è decisamente elevato. Così come esiste un altro pericolo, sempre evidenziato da Paolo Uggè: quello di nuove forme di protesta. Perché, avverte il presidente di Conftrasporto, “la gran parte dei nostri aderenti non si riconosce nelle iniziative violente di protesta, che Conftrasporto condanna fermamente ma pur tuttavia, il rischio che si determinino iniziative spontanee autogestite esiste. Ricordo che senza i trasportatori, in piena pandemia il Paese si sarebbe bloccato e che, anche grazie all’attività di informazione e comunicazione interna della nostra Confederazione e delle associate territoriali, i contagi nel settore sono stati tutto sommato contenuti”, ha concluso il presidente di Conftrasporto-Confcommercio nel documento inoltrato al premier Mario Draghi e al ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini nel quale Conftrasporto chiede due cose: “che le norme del green pass siano applicate anche a coloro che entrano in Italia per effettuare attività di trasporto, e che si adottino comunque le condizioni del protocollo a suo tempo definito”.

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