Cashback dei pedaggi, l’App scelta da Autostrade per l’Italia viola la privacy degli automobilisti?

Un esposto al Garante per la protezione dei dati personali per denunciare la possibile violazione della privacy degli automobilisti da parte della App ”Free to X” utilizzata da Autostrade per l’Italia per il cosiddetto ”Cashback dei pedaggi”, ossia l’indennizzo spettante agli utenti che subiscono ritardi sulla rete autostradale a causa di cantieri e lavori stradali. A presentarlo sono stati i responsabili di Assoutenti spiegando che sul sito  www.freeto-x.it  è pubblicizzata la possibilità di richiedere un rimborso per ritardi dovuti a cantieri da lavoro lungo la rete , comunicando che dal 15 settembre sarà disponibile la APP sugli store di Apple e Google, ma sottolineando come “tutti i servizi forniti da ”Free to X” sarebbero però vincolati alla compilazione di un form dove non si può procedere se non si fornisce il consenso alla ricezione di comunicazioni di marketing per prodotti e offerte della medesima società”. ”La trasmissione dei dati personali degli automobilisti aventi diritto al rimborso dei pedaggi presenta evidenti profili di criticità e potrebbe violare l’articolo 5 del Regolamento UE 2016/679 e il Codice in materia di protezione dei dati personali”, ha commentato  il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. “Per tale motivo abbiamo investito della questione il Garante per la Privacy, inviando un formale esposto in cui si chiede di aprire una istruttoria sull’app ”Free to X” e sulle procedure seguite da Aspi per riconoscere i rimborsi agli automobilisti”.

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