Mondiali di Enduro nell’Oltrepò pavese, lanciata una petizione per fermare il “boicottaggio”

“Perché l’Enduro è uno sport sano che va tutelato come gli altri sport”; “perché porterebbe solo benefici in questi momenti di crisi”; “perché è un’opportunità in più per farci conoscere”; “perché è uno sport importante non danneggia l’ambiente ed è importante per l’economia rurale”….: Sono solo alcuni esempi delle ragioni per le quali già centinaia di persone hanno sottoscritto una petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, (per leggerla cliccate qui) per consentire la possibilità di ospitare i campionati mondiali di Enduro nell’Oltrepò pavese. Una possibilità, denuncia la petizione, che si sta tentando di “boicottare con conseguente perdita economica di tutto il settore commerciale, turistico e alberghiero del territorio già fortemente minato dal covid.” E tutto questo, denuncia sempre il promotore dell’iniziativa, Simone Magnani, “su basi fittizie e senza possibilità di confronto da parte di falsi ambientalisti da divano. Il territorio e i suoi abitanti hanno bisogno di una possibilità di riscatto che vuole essere negata da gente che nemmeno sa di cosa si sta parlando. Diamo segno di intelligenza di esseri pensanti, diamo una possibilità concreta alle attività di rialzarsi in piedi dopo due anni in ginocchio. Facciamo conoscere positivamente l’ Oltrepò al mondo”.

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