Materie prime introvabili e care: la colpa è anche dei pirati che assaltano sempre più navi cargo

Materie prime che scarseggiano, diventando in alcuni casi quasi introvabili o disponibili solo a prezzi aumentati vertiginosamente. È questo lo scenario economico con il quale anche l’Italia sta facendo i conti alla vigilia dell’attesissima ripartenza, con ripercussioni spesso pesantissime per moltissime attività. Una conseguenza dell’ondata di epidemia che ha travolto i mercati rivoluzionando il traffico di molte merci, ma anche una situazione frutto di altre cause. Per esempio della pirateria di mare, fenomeno sempre più diffuso in alcune aree del pianeta, a partire dal Golfo di Guinea, un’area di particolare interesse strategico ed economico per il nostro Paese, sia per i numerosi scambi commerciali con i Paesi della regione sia in termini di approvvigionamento di risorse energetiche. Un’ area interessata da un crescente numero di assalti ai mercantili in transito che ha costretto la Marina militare a intensificare la propria presenza e sorveglianza per contribuire alla salvaguardia della libertà di navigazione, alla sicurezza e alla protezione dei mercantili lungo le principali linee di comunicazione marittime. Ed è proprio alla pirateria del terzo millennio che è dedicato il webinar “I pirati del mare, attacco alla libertà della navigazione e all’economia, regole e soluzioni al problema” promosso da Confitarma e Report Difesa. che si terrà l’8 luglio 2021, alle 14,30 in diretta su Facebook). Un’occasione per parlare di un fenomeno che spesso ha messo in pericolo anche la vita dei membri degli equipaggi, che ha visto intensificarsi sempre più anche le esercitazioni per testare le procedure di sicurezza in vigore verificando sia i flussi di comunicazioni con tutti i soggetti nazionali interessati sia l’ interazione operativa e tattica tra la nave della Marina militare presente nell’area e il naviglio nazionale di volta in volta interessato. Esercitazioni come quella che il 10 maggio ha visto simulare un tentativo di abbordaggio nei confronti della motonave Grande Cotonou del Gruppo Grimaldi da parte di un gruppo di pirati.

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