Nasce l’Osservatorio ciclisti. E la prima cosa che mostra è il numero di vittime d’incidenti che sale

Aumenta l’uso della bicicletta in Italia ma aumenta anche il numero delle vittime, a conferma che limitarsi a spingere sempre più persone a spostarsi pedalando sulle strade senza aver prima predisposto le condizioni per farlo avvenire nella maggior sicurezza possibile, realizzando per esempio nuove piste ciclabili e incentivando l’utilizzo di caschi ma anche altri accessori che proteggano i ciclisti, non è esattamente la strada giusta da seguire. Anche perché in previsione di una più che probabilecrescita di chi si sposterà pedalando (spinto dal piacere di farlo, dalla voglia di star meglio fisicamente o magari, semplicemente perché costretto dalla crisi a tagliare i costi per la propria “mobilità) è fin troppo facile ipotizzare che il numero di ciclisti coinvolti in incidenti possa ancora salire. Continua a leggere

Cari studenti, per laurearvi ci sarà sempre più da pedalare. E non soltanto sui libri…

Cari studenti, per laurearsi ci sarà sempre più da “pedalare”. E non solo, metaforicamente, sulle pagine dei libri di testo, ma anche nel senso letterale, raggiungendo sempre più le università in sella alla più ecologica due ruote che ci sia. “Un cambiamento importante di mentalità delle persone, con l’uso di strumenti di mobilità sostenibile che sta diventando un must soprattutto per i giovani, una scelta culturale e non solo dovuto alla pandemia”, come l’ha definito il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, che intervenendo all’inaugurazione della Ciclovia del Sole nel bolognese Continua a leggere

Autotrasporto, monta la protesta. Ma un fermo sarebbe il colpo di grazia al Paese in ginocchio

Autotrasportatori che si vedono tassare i ristorni assegnati loro per i danni subiti per le conseguenze derivate dal crollo del ponte Morandi e che, proprio grazie a un colpo di mano nel decreto legge su Genova, si vedono costretti a pagare per di più una tassa per mantenere un” Autorità dei trasporti, di cui fino moltissimi operatori del servizio non riescono a comprendere la reale utilità. E con, all’orizzonte, il rischio che le risorse destinate al settore possano essere tagliate. E, ancora, le grandissime difficoltà che devono incontrare ogni giorno gli autotrasportatori che devono fare i conti con una rete d’infrastrutture che fa acqua da tutte le parti, come avviene in Sicilia, o quelli per i quali le difficoltà sono addirittura immense, come gli operatori del settore trasporto eccezionali, la cui attività viene letteralmente bloccata ogni giorno da una montagna di burocrazia diventata, dopo i crolli di ponti e cavalcavia, praticamente insormontabile. Impossibile stupirsi se, di fronte a una situazione simile, le manifestazioni di protesta nascono e si moltiplicano in tutta Italia: Continua a leggere