Quanto è credibile il Movimento 5 Stelle? Ecco perché sarà il nuovo ponte di Genova a dirlo

Il nuovo ponte di Genova non è un’infrastruttura decisiva solo per l’economia del capoluogo ligure, della Regione, dell’Italia: sul nuovo ponte di Genova viaggia anche  la credibilità futura del Movimento 5 Stelle. Basta leggere un brevissimo lancio d’agenzia, che riporta le dichiarazioni non di un grillino qualunque, ma del capo politico del M5s e viceministro all’Interno, Vito Crimi, per farlo comprendere a chiunque, primi fra tutti gli elettori di Di Maio & Co: “Il #PonteDiGenova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il @Mov5Stelle non arretra di un millimetro”. Parole che pesano come pietre. E che, se mai dovessero essere smentite, farebbero arretrare non di un millimetro ma di qualche migliaio di chilometri la credibilità di chi le ha pronunciate. E meglio, le ha scritte, postando su Twitter ,in relazione alla notizia della consegna del nuovo ponte di Genova al concessionario Aspi, una vera e propria “pietra tombale” sulla possibilità che la gestione possa essere ancora affidata alla famiglia Benetton.

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