Fai Verona compie 25 anni. E riparte con un carico di lavoro che ne richiederà altrettanti…

Intervenire per risolvere il problema dell’attraversamento del Brennero, sempre più arbitrariamente “vietato” dall’Austria ai tir e alle merci italiane diretti in Europa; realizzare nuove infrastrutture per migliorare la circolazione dei mezzi, in particolare di quelli pesanti; migliorare la qualità del lavoro e della vita per gli operatori nel terminal Quadrante Europa incrementando con le tecnologie l’efficienza e diminuendo gli sprechi di tempo. E, ancora, portare nuove risorse nel comparto che soffre della mancanza di oltre 15.000 autisti attraverso il progetto “Prendi questa strada” che prevede il finanziamento dei costi per conseguire le patenti di guida a giovani disoccupati; migliorare la redditività della filiera del trasporto intermodale garantendo una continuità dei servizi dell’autotrasportatore italiano…. Non si può certo dire che i responsabili della Fai Verona rischino d’annoiarsi in futuro, visto il carico di progetti da (tra) portare a termine che li attende. Progetti da realizzare magari nei prossimi 25 anni, dopo aver tagliato il traguardo dei “primi 25” di vita celebrato sabato 23 novembre nel corso di una cerimonia tutta all’insegna del numero 25: come gli associati premiati, con “L’autotrasportatore che vale”, nel corso dell’evento che ha visto fra gli ospiti, il presidente nazionale della Fai, Paolo Uggè, il segretario nazionale Andrea Manfron, Giorgio Colato, presidente dell’Istituto formazione Mario Remondini, i presidenti provinciali di questi “primi 25 anni”, Luigi Berzacola, fondatore, e il presidente in carica Flavio Galzenati, coadiuvati dal segretario Alessio Sorio; esponenti del mondo istituzionale come il vicesindaco di Verona Luca Zanotto, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e il deputato Paolo Paternoster. E con al tavolo dei relatori, due graditissimi ospiti come il presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato e il vicepresidente di Cnfcommercio Verona Nicola Baldo. Un appuntamento al quale hanno voluto essere presenti numerosissimi dei 250 soci della fai veronese, capace di tagliare ilo traguardo del 25° compleanno con numeri importanti: come quelli degli associati, appunto, dei loro 3000 veicoli, dei 6000 addetti…. Imprenditori e operatori spesso alla seconda, terza, addirittura quarta generazione protagonista del mondo dei trasporti. Come nel caso della famiglia Berzacola, come ha sottolineato con orgoglio il presidente fondatore, Luigi Berzacola, ricordando i tempi in cui suo padre “partiva da Verona sul carro carico di vini da consegnare a Milano. Quindici giorni durava la trasferta, percorrendo la strada provinciale con il carro trainato dai cavalli”, ha ricordato Luigi Berzacola protagonista insieme proprio a un cavallo delle immagini iniziali del video realizzato dalla fai Di Verona per ripercorrere, in poco più di 6 minuti di “film” , questo primo quarto di secolo. Un cavallo che ha lasciato letteralmente di stucco gran parte della platea, perché quello che Luigi Berzacola ha “prestato” alla federazione come “attore” non è un cavallo qualsiasi: è il figlio di un o straordinario “!attore” del grande schermo, Golia, il fantastico cavallo nero cavalcato da Rutger Hauer nel film Lady Hawke.

5 risposte a “Fai Verona compie 25 anni. E riparte con un carico di lavoro che ne richiederà altrettanti…

  1. Una giornata per festeggiare i soci, le persone. Per premiare i loro sacrifici, il loro lavoro, la loro passione. Perche’ come scritto sulla torta celebrativa, riportando una frase di un grande della nostra storia, Enzo Ferrari, “La passione non si puo’ descrivere, la si può solo vivere”. E i soci della Fai, hanno tanta qualità e tanta passione.

  2. Prosit.I consueti e storici ” tarallucci e vino”…. Come scritto , ogni occasione è buona per magnar e sbevazzare “aggratis”…. Intanto gli “amici” pennivendoli sinistri di ansia, incolpano “il cattivo e assassino tir” di un incidente con 4 poveri disgraziati lavoratori deceduti mentre l’omicidio stradale è stato causato dal solito automobilista incapace che maldestramente e colpevolmente falcia gli uomini intenti al lavoro di potatura lungo una strada statale …poi visto le foto con il camion (utilizzato dai poveri operai per il loro lavoro ) pensano bene di addossare immediatamente la colpa “mediatica” al TIR. E come sempre la correzione sarà distorta e poco chiara . ANSA.it Cronaca Camion investe operai in Salento,3 morti Camion investe operai in Salento,3 morti Erano impegnati in potature lungo circonvallazione di Galatone

  3. Ma chi fa comunicazione non legge quello che scrive? Ansa.it: Titolo: “Camion investe operai: 4 morti e un ferito”. Poi nel testo si legge che “…una Golf che ha perso il controllo dell’auto travolgendo il camion della Eco.Man, fermo sul ciglio della strada, che ha a sua volta travolto gli operai…”. Ha ragione Emilio: perché addossare la colpa al “solito camion….”. Trovate tutto qui: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2019/11/26/camion-investe-operai4-morti-e-1-ferito_d9f85ce8-838e-4afc-8e1e-05878044f3ec.html

  4. Emilio ha ragione a criticare il titolo dell’agenzia di stampa che cerca sempre la criminalizzazione dei conducenti dei tir. Ma non l’ha quando ironicamente commenta la celebrazione di una ricorrenza di suoi colleghi (?) che hanno deciso, pagandosi il costo di celebrare la ricorrenza del loro stare insieme per meglio tutelare i loro interessi. Ma forse queste come uno come Emilio che si contraddistingue per commenti non sempre felici (e uso una delicatezza e un eufemismo che non merita) non le riesce a capire. Oppure è solo invidioso o contro qualcuno aprioristicamente.

  5. Prosit.I consueti e storici ” tarallucci e vino”…. Come scritto , ogni occasione è buona per magnar e sbevazzare “aggratis”…. È’ vero che la rete dà a tutti la possibilità di scrivere, ma qualcuno farebbe bene a contare fino a 10mila prima di accendere il computer. A mangiare e bere si sono ritrovati a Verona coloro che negli ultimi 25 anni hanno lavorato come pazzi, a volte 7 giorni su 7, per costruire imprese e dare lavoro alle famiglie del territorio:; si sono ritrovati coloro che per 25 anni hanno lavorato in federazione al fianco delle imprese assistendoli, aiutandoli a risolvere ogni tipo di problema. Non c’erano dei poveretti (mentalmente parlando) che magari stanno a casa a non fare niente da mattina a sera salvo navigare sui siti , l’unico posto dove forse possono ormai esprimersi perchè nessuno sarebbe altrimenti disposto ad ascoltare le loro farneticazioni.

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