Tassiamo tutti i Tir in entrata dal Brennero: Conftrasporto sfida i divieti dell’Austria

“È ora che il governo italiano agisca allo stesso modo dell’Austria, imponendo una tassa. Sappiamo bene che così si violano le norme comunitarie, ma solo così gli eurocrati saranno costretti ad agire in fretta evitando che il tempo che intercorre tra una decisione dell’Alta Corte e l’entrata in vigore di norme punitive per il nostro Paese consenta di far perdere ulteriori quote di mercato alle nostre imprese”. A chiedere al Governo di dire basta e agire  senza più alcuna remora  facendo “muro contro muro” contro il Governo austriaco, deciso a introdurre nuovi inasprimenti dei divieti di circolazione per i Tir italiani al valico del Brennero,  è il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio Paolo Uggè che non ha usato mezzi termini chiedendo una “tassa per questi arroganti”, tassa da imporre a tutti i mezzi pesanti stranieri in ingresso nel Belpaese attraverso il valico fra Italia e Austria.Non sono bastate le dichiarazioni del ministro alle Intrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli  e neppure le prese di posizione della commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc”, denuncia Paolo Uggè, “Il governo tirolese insiste con protervia e arroganza nel voler danneggiare l’economia nazionale introducendo divieti per il trasporto pesante”. E questo nonostante questo vada contro le norme secondo le quali “ deve esistere “uno spazio nel quale è assicurata la libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali secondo le disposizioni dei trattati” e che prevedono in modo chiarissimo “la necessità di collegare alle regioni centrali dell’Unione le regioni periferiche. Anziché trastullarsi con analisi costi/benefici sulla Tav o sulla laguna di Venezia, peraltro già definita ma bloccata, come riferisce l’ex ministro all’Ambiente  Clini, il governo batta un colpo”, conclude  il vicepresidente di Conftrasporto e Confcommercio  che a supporto della richiesta di una tassa contro i mezzi pesanti in ingresso in Italia dall’Austria via Brennero “richiesta, certamente grave”,  sottolinea i dati sull’inquinamento “usati” dal Tirolo per chiedere un contingentamento giornaliero dei Tir che “non imputano la maggior responsabilità delle emissioni ai mezzi pesanti, ma alla congestione del traffico (quello  pesante nei giorni di festa è di circa il 5% e nei giorni feriali del 30%), che è determinata dalle automobili, responsabili di circa il 50% di Nox. Attraverso il Brennero le esportazioni manifatturiere valgono il 5% del Pil: le strette di mano tra la commissaria Bulc e il ministro Toninelli, che accompagnano annunci di immediato intervento, non hanno prodotto alcun cambiamento da parte del governo tirolese. Che, imperterrito, procede con il suo ben definito programma”. E merita d’essere ripagato con ugual moneta.

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