Pacchetto mobilità, Europa più divisa che mai. Su tempi di guida e salari vince l’interesse nazionale

Semaforo rosso dal Parlamento europeo sul pacchetto mobilità, “fermato” in Commissione trasporti dove  gli eurodeputati, con i gruppi politici spaccati su divisioni nazionali, hanno adottato solo uno dei tre punti principali del pacchetto (quello sul cabotaggio, che fissa operazioni limitate nel tempo per gli autotrasportatori con un periodo di riposo dei camion), bloccando invece quello sui tempi di guida, che limita la possibilità di riposo in cabina, e quello che chiede di allineare il salario dell’autotrasportatore agli standard del Paese in cui opera. Un voto, quello espresso dagli eurodeputati che ha confermato una volta di più quanto l’Europa sia unita più nella forma che nella sostanza (con i Paesi dell’Est contrari alla direttiva, e Italia, Francia e Germania a favore), pensando  soprattutto all’interesse nazionale.  Un quadro molto negativo, con profonde divisioni tra delegazioni nazionali, come ha commentato l’eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini. La partita sul pacchetto mobilità rischia adesso di “giocarsi” alla prossima legislatura.

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