Un consigliere del ministro dei Trasporti Delrio pronto a sedersi alla guida di Confetra?

Ivano Russo, consigliere del ministro alle Inftrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio competente in materia di portualità e logistica, sarà il nuovo direttore generale di Confetra, la Confederazione generale Italiana dei trasporti e della logistica? La risposta dovrebbe arrivare a breve e dovrebbe avere moltissime probabilità d’essere positiva visto che la proposta di affidare proprio a uno dei principali collaboratori del ministero il nuovo incarico è stata avanzata direttamente dal presidente di Confetra, Nereo Marcucci, dopo essere stata condivisa, come si legge in un comunicato di Confetra, dal comitato di presidenza. Nereo Marcucci dopo aver “chiesto al dottor Ivano Russo di assumere il ruolo di direttore generale della confederazione, ha ringraziato i dottori Dringoli e Marrocco per l’ottimo e apprezzato lavoro svolto come codirettori nel corso del 2017”, si legge sempre nel comunicato che termina affermando come la Giunta abbia “approvato gli obiettivi proposti dal comitato di presidenza e sarà riconvocata a breve per approfondire e definire modalità e strumenti per realizzarli”.

14 risposte a “Un consigliere del ministro dei Trasporti Delrio pronto a sedersi alla guida di Confetra?

  1. Adesso comprendo tante cose…….la benevolenza è una buona cosa e quindi sta anche bene che il “capo” cerchi di aiutare il proprio collaboratore. Ma in questo caso forse mi par di intravvedere un leggero conflitto di interessi. O no?

  2. Vorrei segnalarvi che esiste un decreto che prevede delle norme in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, perla precisionje il Decreto legislativo 165/2001 che tratta di “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, e che afferma come laddove si afferma “I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della pubblica amministrazione svolta attraverso i medesimi poteri. I contratti conclusi e gli incarichi conferiti in violazione di quanto previsto dal presente comma sono nulli ed è fatto divieto ai soggetti privati che li hanno conclusi o conferiti di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i successivi tre anni con obbligo di restituzione dei compensi eventualmente percepiti e accertati ad essi riferiti”. A me sembra chiarissimo. Lo è anche per il signor Graziano Delrio?

  3. Ricordo male o per un altro consigliere, sempre del ministro, è stata aperta una procedura in quanto nella medesima fattispecie si è sostenuta l’illegittimità del passaggio tra il ruolo di consigliere è di collaboratore di una azienda privata? Due pesi e due misure?

  4. Il ministro Graziano Delrio è una persona onesta e sicuramente si porrà la domanda se sia etico piazzare il proprio consigliere presso una Confederazione con la quale ha intrattenuto rapporti e definito temi che in modo evidente si riversano sugli interessi di tante imprese che non aderiscono certo a Confetra.

  5. A parte che si dovrebbe verificare (quando tocca a loro non si verifica mai?) se questo “ travaso” da un ruolo di consigliere del ministro a una confederazione di spedizionieri sia compatibile con le vigenti norme dei DLgs 39/2013 Dlgs 165/2001 che prevedono sul passaggio da una funzione pubblica a una impresa privata sia legittima? Ma il ministro dopo questo annuncio cosa ha fatto? Ha invitato il suo stretto collaboratore ad andarsene?

  6. Comunque la si mette è una porcata! E cosa ne diciamo dei rapporti esistenti, sempre a livello familiare tra congiunti del presidente Confetra e l’ex (?) consigliere di Delrio?

  7. Ma a nessuno di questi signori viene un soprassalto di dignità e riconosce pubblicamente che essendo una vicenda della quale ci si dovrebbe vergognare e rivede la propria decisione?

  8. Ma come? Invece di applaudire alla concreta dimostrazione che la riconoscenza non è il sentimento del giorno prima ma in questo caso anche del giorno dopo vi stupite perché il consigliere del ministro (che è stato l’ispiratore di tanti atti che non hanno mai dimenticato la Confetra…) trova una ruolo nella realtà che è stata oggetto delle sue attenzioni?

  9. Ma nessuno ha pensato che con un governo 5 Stalle o Lega la capacità di ascolto della Confetra potrebbe in qualche modo subirne le conseguenze?

  10. Ma se ha dei legami, così si legge in un’agenzia di stampa, con un ex presidente della Repubblica e con un ex presidente del Consiglio chi lo tocca? Siamo nella più evidente forma di nepotismo? Speriamo di no!

  11. Leggo diversi commenti “chiaramente di parte”: a nessuno è venuto in mente che Confetra l’abbia scelto semplicemente perchè, avendo avuto modo di apprezzarne il lavoro in questi tre nni e saputo che era in uscita dal ministero ha voluto accaparrarsi una professionalità acclarata? ogni tanto invece che a pensar solo male bisognerebbe provare anche a pensare bene…. Certo, questo a qualcuno rosicherà……

  12. Arianna non guardare il dito ma la luna. Se Russo non fosse stato bravo non sarebbe stato preso come consigliere. Un fesso anche se “amico di” o “parente del” non riesce a divenire consigliere di un ministro. Quello che non vuoi vedere è altro. Le regole anche i figli di o parenti del le devono rispettare. Il passaggio da consigliere del ministro, come dicono pareri dell’ Anac in applicazione della legge rischia di non essere legittimo, e questo dovrà valutarlo l’Autorità competente, certamente non è opportuno in quanto qualcuno potrebbe domandarsi se alcune eventi verificatisi durante la Sua attività di consigliere e che in qualche modo hanno favorito un soggetto privato è stato il frutto di una promessa di occupazione. Se poi come si dice in qualche commento, tra il presidente di Confetra e l’ex consigliere (ma è già ex ?) esiste una vicinanza generata da familiari, allora il fatto va approfondito. Il Fatto quotidiano ha dato notizie su questa vicenda basterà a smuovere L’ Anac? Dunque è interesse di tutti verificare i fatti e non dire “ma è Bravo”. con questa logica anche Al Capone era un genio…..

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