Sulla strada non siamo soli, Francesco Gabbani voce e volto della nuova campagna di Anas e Mit

La strada è uno spazio condiviso, per renderlo davvero sicuro serve l’impegno di tutti. Lo ha detto il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, alla presentazione della nuova campagna sulla sicurezza stradale promossa da Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con la Polizia di Stato. “Sulla strada non siamo mai da soli: c’è sempre un #buonmotivo per essere responsabili”, è il claim della nuova campagna che vuole puntare il faro sugli utenti più vulnerabili: ciclisti, motociclisti, ciclomotoristi, pedoni. Il testimonial è il cantante Francesco Gabbani che presta volto, voce e melodia allo spot che sarà trasmesso dal 4 dicembre al 3 gennaio 2018 su tv, radio, web e sui canali social.
Il suo brano, La mia versione dei ricordi, contenuto nell’ultimo album dal titolo “Magellano”, fa da colonna sonora al racconto di una strada popolata da automobilisti, pedoni, motociclisti. Nello spot Gabbani veste i panni di un ciclista e ricorda che “sulla strada non siamo mai da soli”. “La sicurezza delle infrastrutture, e quindi delle persone, è una nostra priorità, per la quale siamo intervenuti con investimenti importanti nella cura e manutenzione dell’intera rete di mobilità”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. “Ma il rispetto degli altri, attraverso il rispetto delle regole, è condizione irrinunciabile per prevenire il rischio. L’attenzione e il senso di responsabilità di tutti sono la base per far crescere una cultura che promuova i comportamenti più corretti. A volte le nostre decisioni e le nostre disattenzioni possono mettere in pericolo la salute di tutti, soprattutto quella dei soggetti più vulnerabili: è questo il buon motivo per ricordare che non siamo mai soli sulla strada”.
“Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale”, ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, “con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza e potenziare il patrimonio esistente lungo tutto il territorio nazionale. Ma la strada è uno spazio condiviso, per renderlo davvero sicuro serve l’impegno di tutti. I comportamenti irresponsabili, dalla distrazione all’eccesso di velocità, dalle manovre irregolari e azzardate al mancato utilizzo di adeguati sistemi di protezione, come ad esempio il casco per chi va in moto, compromettono non solo l’incolumità di chi li compie ma anche quella di chi li subisce passivamente senza potersi proteggere”.
“Fondamentale è l’impegno congiunto diretto a diffondere la cultura di una corretta mobilità stradale”, ha spiegato il direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno, “perché la prevenzione è anche comprensione del rischio derivante da comportamenti irresponsabili. È stato fatto tanto ma ancora molto resta da fare per raggiungere l’obiettivo più ambizioso che è quello di inculcare una vera cultura di legalità e civiltà sulla strada, soprattutto in questo momento, in cui i conducenti vogliono essere sempre ‘connessi’, anche quando sono alla guida. I comportamenti scorretti causati soprattutto dalla distrazione sono purtroppo sotto i nostri occhi tutti i giorni ed impongono l’adozione di una politica rigorosa in materia di controllo dei conducenti ed azioni incisive di sensibilizzazione, dirette a far comprendere quanto sia importante adottare condotte di guida responsabili”.
Nel 2016, stando ai dati Istat, in Italia si sono verificati 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, con una diminuzione del 4,2 per cento del numero dei deceduti rispetto al 2015 (-145). Ma tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9.6 per cento) e i ciclomotoristi (116, +10,5 per cento), mentre sono in calo i motociclisti (657, -15,0 per cento). La fascia oraria durante la quale si sono verificati più incidenti è quella compresa tra le 22 e le 6: sono decedute 816 persone (pari al 24,9 per cento del totale delle vittime registrate nel 2016) mentre i feriti sono stati 35.758 (pari al 14,4 per cento).
La campagna prevede anche un contest rivolto prevalentemente a musicisti, cantanti e band emergenti. Ai concorrenti sarà chiesto di comporre un “buon motivo” per guidare /muoversi in sicurezza. Ci si potrà candidare tramite registrazione sul sito dedicato alla campagna www.buonmotivo.it dove è presente anche il regolamento per partecipare. La selezione sarà affidata ad una giuria di esperti e ogni fase del contest sarà promossa attraverso i canali social e il vincitore avrà la possibilità di presentare il proprio brano su alcune radio locali. Inoltre, tramite i social network e il sito dedicato, gli utenti della strada sono invitati a raccontare il proprio #buonmotivo con frasi o foto.

Credits: Anas

Testo realizzato da Baskerville (www.baskervillecomunicazione.it) per stradafacendo.tgcom24.it

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