Cinture di sicurezza in auto, controlli in tutta Italia. Chi si siede dietro spesso le dimentica

Sono ancora troppe le persone che non usano le cinture di sicurezza, soprattutto sui sedili posteriori. Un comportamento vietato, ma soprattutto molto pericoloso. In questi giorni in tutta Europa sono in corso controlli a tappeto rivolti proprio al corretto uso delle cinture. L’operazione, chiamata “Seatbelt”, è programmata dal network Tispol, la rete tra le Polizie Stradali europee nata nel 1996.

Nel nostro Paese i controlli si concentreranno soprattutto sulle autostrade e sulle arterie di grande comunicazione. Oltre alle cinture di sicurezza fino a domenica verranno verificati i sistemi di ritenuta per i bambini. È dal 2003 che Tispol organizza la campagna Seatbelt. Nel corso degli anni è emerso “che in gran parte dell’Europa (fatta eccezione per i soli Paesi nordici) non si fa ancora sufficiente uso delle cinture nei sedili posteriori”, ha spiegato all’Adnkronos Paolo Cestra, presidente Tispol e dirigente della Polizia Stradale, “anche se in generale il rispetto della norma è aumentato per quel che riguarda conducente e passeggero anteriore”.

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