Trasporto merci via mare? I prodotti tipici facciamoli viaggiare su un antico veliero

Hanno preso uno splendido veliero risalente ai primi del ‘900, hanno stivato in cambusa i cibi e le bevande più genuini e tipici, biologici, equo-sostenibili, hanno segnato sulle cartine i porti dove attraccare per presentare la propria iniziativa: difficile trovare un modo migliore di quello scelto dagli ideatori della prima Fiera del trasporto a vela per attirare l’attenzione di amministratori, imprenditori e semplici cittadini sul tema del trasporto a vela delle merci. Parola del portale www.mareonline.it che presenta la nuova iniziativa che il 5 agosto attracca a Cagliari per poi spiegare le vele verso Malta.  Due destinazioni dove presentare ila nuova idea di “un trasporto con cargo merci a vela per favorire il contatto con l’arte marinaresca, varato da chi ha voglia di fare parte di quel numero crescente di persone che vogliono cambiare le cose e che credono in un futuro sostenibile fatto di prodotti sani, di equo-solidarietà e di economia responsabile”, come spiegano i promotori stessi dell’iniziativa. Protagonista degli eventi il veliero “Eye of the Wind”, di fronte al quale a Cagliari, spiega sempre il portale mareonline.it, “verrà allestito un mercatino di prodotti sardi e verrà distribuito del materiale informativo sulle varie iniziative dei gruppi partecipanti all’evento. Con la possibilità per gruppi di bambini e studenti di visitare la nave scelta per far navigare nel futuro le modalità di trasporto via mare del passato, partecipando a momenti didattici dedicati alla sostenibilità delle attività marittime. E con l’equipaggio che sarà a disposizione degli ospiti per contribuire a diffondere l’idea di un modo di vivere il mare rispettoso e ricco di bellezza nelle future generazioni. Senza dimenticare un “passaggio” fondamentale previsto dagli organizzatori dell’evento (l’associazione Brigantes in collaborazione con il team Ichnusa Sailing Kermesse di Cagliari, l’associazione Vento di Shardana, Legambiente Sardegna, Slow Food): il carico delle merci che sarò affidato proprio ai bambini, come prima grande lezione pratica del nuovo corso”.  

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