Mercato auto drogato, le autoimmatricolazioni fan decollare le statistiche ma le vendite calano

Si scrive +5,9 per cento, ma si legge -1,9 per cento. È questa l’amara constatazione di Federauto, l’associazione che rappresenta i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia. Commentando i dati sulle immatricolazioni di luglio (145.363 auto nuove, +5,9 per cento) diffusi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, parla “di un mese difficile, partito a rilento e condizionato da un importante stock di kilometrizero accumulatosi nei mesi pregressi. Un ricorso alle autoimmatricolazioni che si è confermato anche in luglio”.
“È per questo”, spiega il presidente di Federauto, “che possiamo affermare che il dato finale si scrive +5,9 per cento ma si legge -1,9 per cento, che corrisponde invece al mercato privati, ossia alla vendita alle famiglie. E questo dato negativo è una spia lampeggiante nel quadro strumenti del mercato auto. Gli altri canali infatti, noleggio e società, sono alterati da forzature, tra le quali le cosiddette, e per qualcuno famigerate, kilometrizero”. L’Osservatorio Federauto, che monitora anche l’andamento delle immatricolazioni, registra che negli ultimi tre giorni del mese scorso sono state prodotte più di 64.000 immatricolazioni, pari ad oltre il 44 per cento delle 145.363 rese note dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al livello di canali restano fiacche le vendite a privati con -1,9 per cento, mentre cresce del 7,7 per cento il noleggio. A sostenere le immatricolazioni le società, che registrano un +27,8 per cento.

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