Autisti impiegati all’estero, la decontribuzione c’è ma non si vede. Manca la circolare dell’Inps

“Si chiede di sapere quali azioni”, i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, e del Lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, “intendano intraprendere affinché venga rispettato l’impegno adottato dal Governo con la categoria dell’autotrasporto il 5 novembre 2015, sollecitando l’Inps all’emanazione della circolare attuativa della misura”. Tramite un’interrogazione depositata martedì, il senatore Paolo Galimberti chiede di passare dalle parole ai fatti in merito all’attuazione della misura di decontribuzione previdenziale per gli autisti delle imprese di autotrasporto impiegati in trasporti internazionali. Una misura concessa “nell’ambito degli aiuti de minimis”, ma che le imprese non possono ancora utilizzare “nonostante la legge di conversione sia entrata in vigore”.

Ecco il testo dell’interrogazione
Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e del lavoro e delle politiche sociali – Premesso che:
in data 5 novembre 2015, le associazioni dell’autotrasporto siglarono un’intesa con il Governo (rappresentato dal Ministro in indirizzo), concordando l’introduzione di alcune misure di sostegno della categoria tra le quali la “decontribuzione a carico dell’impresa nella misura dell’80% per un periodo di tre anni per i conducenti che esercitano attività internazionale con veicoli a cui si applica il regolamento CE n. 561/2006 equipaggiati con tachigrafo digitale”;
questo impegno venne tradotto in norma di legge per effetto dell’art. 1, comma 651, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016), con il quale la misura veniva introdotta a titolo sperimentale per il triennio 2016-2018, autorizzando una spesa di 65,5 milioni di euro nel 2016;
tuttavia, nel corso di successivi incontri alla presenza del sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, le associazioni dell’autotrasporto venivano a conoscenza di alcune perplessità manifestate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali che paventava il rischio di un’incompatibilità di questa misura con la normativa europea sugli aiuti di Stato, con il risultato di bloccarne l’entrata in vigore;
il 27 aprile 2017, durante un incontro con le associazioni di categoria, il sottosegretario di Stato si impegnava a sbloccare l’agevolazione entro brevissimo tempo, ricorrendo al meccanismo degli aiuti de minimis;
questo impegno è stato tradotto in una specifica norma di legge (l’art. 47-bis, comma 2, del decreto-legge n. 50 del 2017, introdotto con la legge di conversione n. 96 del 2017), che ha previsto la fruibilità della misura nell’ambito degli aiuti de minimis e limitatamente all’anno 2016;
nonostante la legge di conversione sia entrata in vigore il 24 giugno, le imprese di autotrasporto non possono ancora richiedere il beneficio in esame tenuto conto che, ad oggi, l’Inps non ha emanato la circolare con le relative istruzioni,
si chiede di sapere quali azioni i Ministri in indirizzo intendano intraprendere affinché venga rispettato l’impegno adottato dal Governo con la categoria dell’autotrasporto il 5 novembre 2015, sollecitando l’Inps all’emanazione della circolare attuativa della misura.

Foto: Senato della Repubblica

2 risposte a “Autisti impiegati all’estero, la decontribuzione c’è ma non si vede. Manca la circolare dell’Inps

  1. Dopo quasi due anni di attesa si “chiede di sapere”. Ma piantiamola una volta per tutte. Siamo una categoria che ha i numeri e la forza per lasciare il Governo a piedi. Muoviamoci!!!!!

  2. Ma c’è qualcuno, fra le decine di lerci portaborse del ministero, che si prende la briga di stampare queste richieste DI CHI LAVORA E PAGA LE TASSE e le fa avere al ministro o a un sottosegretario che le legga davvero? A proposito: chi ha preso il posto della signora Vicari?

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