In Italia girano camion “preistorici”, in Svezia potrebbero sbarcare i tir in arrivo da Marte…

La vita insegna che al mondo ci può stare tutto e il contrario di tutto. Ci può stare, per esempio, che nel settore trasporto merci ci siano una realtà “reale” e una virtuale lontane anni luce, con la prima fatta di camion spesso vecchissimi e inquinantissimi, guidati altrettanto spesso da extracomunitari pagati con stipendi da fame e obbligati a guidare per centinaia di chilometri e per ore senza mai fermarsi (trasformando così i loro tir in autentiche bombe a orologeria sulle strade) e la seconda che “racconta” di mezzi che sembrano atterrati direttamente da Marte, pronti a muoversi senza autisti ma “teleguidati” a distanza da “camionisti virtuali”, giovanissimi cyber camionisti maghi di computer e joystick pronti ad accomodarsi nella cabina di guida in remoto, magari a una scrivania di un moderno ed efficentissimo ufficio vicino a casa con aria condizionata, mobile frigo bar…. Se per vedere i primi basta imboccare in qualsiasi momento di qualsiasi giorno qualsiasi strada o autostrada, per ammirare i secondi per adesso occorre limitarsi a viaggiare in Internet dove è stat pubblicata la notizia del nuovo progetto varato in Svezia dove, se i collaudi saranno positivi e se il mercato risponderà a questa innovativa proposta, il trasporto merci potrebbe davvero essere rivoluzionato da questa futuristica flotta di autocarri a guida autonoma spinti da energia elettrica, utilizzati per trasferire i pallet con le merci tra un luogo e l’altro nel Paese, collegando i grandi centri di arrivo, come porti, aeroporti. Una flotta dunque destinata a coprire la rete distributiva dell'”ultimo miglio”,ovvero l’ultimissimo tratto di percorso compiuto dalle merci nel loro viaggio verso i negozi,quella composta dai T-Pod, autocarri da 20 tonnellate ideati dalla società svedese Einride per trasportare 15 euro pallet con 1 kWh di energia consumata ogni chilometro. Lunghi sette metri i T-Pod potrebbero gestire il trasporto nell’area di Goteborg e Helsingborg in Svezia, le zone in cui potrebbero essere presto avviate le sperimentazioni, di due milioni di pallet all’anno, spazzando via dall’aria qualcosa le emissioni di 400mila auto con motore termico sugli stessi percorsi.

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