Trecento falsi camionisti viaggiavano con documenti “comprati” dalle autoscuole

Sarebbero almeno 300 i camionisti che circolavano su strade e autostrade, trasportando anche merci pericolose, illegalmente. Falsi camionisti visto che false sarebbero le abilitazioni relative alle Carte di qualificazione del conducente (Cqc) e i certificati di formazione professionale Adr ottenuti grazie alla disponibilità di funzionari della Motorizzazione civile e di titolari di autoscuole a rilasciare i documenti dietro lauta ricompensa, da 250 a 800 euro. Sette le persone arrestate e accompagnate in carcere e cinque messe agli arresti domiciliari dagli agenti della Polizia stradale e della Guardia di finanza di Como che hanno effettuato oltre 30 perquisizioni nelle province di Como e Varese. Tra le persone coinvolte figurano il funzionario della Motorizzazione civile incaricato di presiedere gli esami per il rilascio della licenza quinquennale per il trasporto di merci pericolose e i rappresentanti di tre autoscuole comasche, incaricati di tenere gli esami di abilitazione per guidare camion adibiti al trasporto di merce e di persone a fini commerciali. Le accuse contestate dai magistrati sono di associazione per delinquere, corruzione e falso materiale e ideologico. Il funzionario della Motorizzazione e i responsabili delle autoscuole avrebbero ricevuto denaro per rilasciare le autorizzazioni senza che i camionisti avessero titolo per averle e in particolare le autoscuole avrebbero organizzato i corsi falsificando i verbali in modo da far risultare presenti camionisti in realtà impegnati nel loro lavoro. Le indagini di Stradale e Finanza avevano preso il via dalla scoperta che ai corsi tenuti da alcune autoscuole della Provincia di Como per il rilascio della “carta di qualificazione del conducente” si era registrata una presenza anomala di camionisti residenti in province diverse, anche lontane, nonostante in ogni provincia italiana vi siano molte autoscuole abilitate ai corsi. In particolare in un’autoscuola avevano ottenuto la Cqc 73 autotrasportatori della Parmalat, azienda che ha visto arrestare un proprio dipendente. I poliziotti hanno revocato la licenza agli autotrasportatori rimasti coinvolti .

5 risposte a “Trecento falsi camionisti viaggiavano con documenti “comprati” dalle autoscuole

  1. Le centinaia di autisti che hanno fatto i “furbi” si vedranno implicati in vario titolo nella vicenda oltre avere naturalmente la revoca delle patenti ottenute illecitamente
    Fermo restando la ovvia presunzione di innocenza fino alla fine di ogni giudizio sollecitiamo i trasportatori a porre la massima attenzione e a non lasciarsi mai tentare da apparenti facili scorciatoie ma di rivolgersi a strutture serie e professionali.

    Massimo Colato FAI COMO LECCO

  2. Massimo Colato mette in evidenza un aspetto troppo spesso dimenticato ed è quello della serietà e professionalità dei soggetti formatori. Non v’è dubbio (anche se talvolta le mele marce si possono trovare anche lì) che le più interessate ad evitare che nel settore vi entrino professionisti senza la dovuta professionalità sono le associazioni di categoria serie e responsabili. Non voglio son questo sostenere che altri non lo siano e quindi generalizzare, ma ritengo sia doveroso da parte del ministero far si che le condizioni per consentire la possibilità di operare come “formatori” vengano assoggettate a regole severe ed ad adeguati controlli. Dice bene Colato che le scorciatoie molto spesso sono la strada più rapida per arrivare “all’inferno”. Le associazioni sono realtà che non hanno scopi commerciali ma il loro principale obiettivo è tutelare la categoria dal punto di vista sindacale ed offrire ai propri associati assistenza qualificata. Nessuno che cerca la scorciatoia lo dimentichi. Lamentarsi dopo è fuori luogo.

    • Nessuno cerchi scorciatoie e poi non si lamenti. Sacrosanto! ma dovrebbe essere cosi per tutto. Invece su temi ancora più gravi come l’assunzione di autisti schiavizzati che si sta estendendo a macchia d’olio e sta letteralmente uccidendo le aziende serie che assumono in Italia e su cui si dovrebbe intervenire subito con il “lanciafiamme” nessun intervento serio!!

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