Scalo merci, per capire se funzionerà serve il parere di tutti. Tranne di chi trasporta merci…

Paese strano l’Italia, dove spesso capita che ad affrontare un problema vengano chiamati quasi tutti tranne coloro che quel problema lo conoscono da vicino. Accade anche a Bergamo, dove per definire dove potrà essere realizzato il nuovo scalo merci, infrastruttura che il territorio sposta sulla cartina geografica ormai da decenni senza mai compiere un concreto passo in avanti, a un tavolo sono stati invitati a sedersi diversi esponenti del mondo politico e delle istituzioni, ma non chi di mestiere trasporta le merci. In altre parole gli autotrasportatori che per voce del segretario provinciale della fai di bergamo, Doriano bendotti, non hanno perso tempo nel sottolineare questa ennesima “anomalia”. “Siamo venuti a conoscenza dalla stampa che il nuovo scalo merci bergamasco potrebbe essere realizzato a Calusco d’Adda”, ha commentato Doriano Bendotti in un’intervista pubblicata sulle pagine bergamasche del Corriere della Sera e su quelle del potente organo d’informazione della Curia, L’Eco di Bergamo.” Ma è un’ipotesi sulla quale il mondo dell’autotrasporto, probabilmente la categoria più interessata e forse più competente, non ha potuto esprimere il proprio parere visto che nessuno ha ritenuto opportuno illustrare agli autotrasportatori bergamaschi  i contenuti del progetto”. Decisamente una manovra poco felice in un cammino che ha visto il “caso interporto” viaggiare a tutta velocità in termini di dichiarazioni e titoli sui giornali, ma restare miseramente al palo in concreto. Un disastro “ripercorso” dal segretario della Fai di Bergamo: “I giornali nei decenni hanno dato in arrivo il nuovo scalo merci sui binari prima di Montello, poi di Verdellino, Treviglio, Cortenuova Calcio… Ora, dopo l’ultimo incontro in  Provincia, fra il presidente Matteo Rossi e i sindaci di Bergamo e Treviolo Giorgio Gori e Pasquale Gandolfi, che hanno incontrato il rappresentante di Rfi Vincenzo Macello e il presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi, oltre a Raffaello Teani della Comunità dell’Isola Bergamasca e ai sindaci di Terno d’Isola e Calusco d’Adda Corrado Centurelli e Roberto Colleoni, la nuova “destinazione” sembra essere Calusco.  Per dare una valutazione aspettiamo di conoscerne gli spetti tecnici, capirne la validità tecnica e la bontà logistica, oltre ovviamente alle tempistiche, tema vitale considerato che ogni giorno perso ormai rischia di trasformarsi in posti di lavoro spazzati via…”. 

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