Trasporto merci pericolose, da 17 anni sono previsti controlli che nessuno ha però mai fatto

“Diciassette anni dopo l’introduzione della figura del consulente per la sicurezza nel trasporto di merci pericolose via strada e ferrovia non ci risulta siano stati effettuati controlli e inflitta alcuna sanzione”. A denunciare l’incredibile realtà è la presidente nazionale Cna-Fita, Cinzia Franchini, commentando la sentenza che ha visto condannare gli ex dirigenti di Rfi e Trenitalia per la strage di Viareggio del 2009 dove l’esplosione di un convoglio ferroviario carico di gas provocò la morte di 32 persone riducendo in macerie un intero quartiere. “La sentenza di Viareggio ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei trasporti di merci pericolose, su ferrovia e su strada, ma la mancata osservanza e verifica delle normative vigenti infatti rimane un problema e a volte, purtroppo, basta un particolare per provocare eventi catastrofici”, scrive Cinzia Franchini in un comunicato stampa. “In Italia il Decreto Legislativo 40 del febbraio 2000, recependo una direttiva europea, ha introdotto l’obbligatorietà della nomina di un consulente per la sicurezza dei trasporti, una figura professionale di cui si devono avvalere tutte le imprese (non solo quelle di autotrasporto) che effettuano il trasporto, il carico o lo scarico di merci pericolose. Un consulente che deve avere una conoscenza dei rischi inerenti il trasporto e le operazioni di carico e scarico di merci pericolose e delle disposizioni normative vigenti in materia e verificare che vengano applicate e osservate dalle aziende stesse. Ma la normativa”, denuncia la presidentessa di Cna Fita “è largamente inapplicata. Oggi, dopo esattamente 17 anni dall’introduzione di quella norma non ci risultano controlli effettuati e non siamo a conoscenza di alcuna sanzione inflitta, peraltro pesantissime e spropositate, mentre le aziende che operano irregolarmente sono molte. In caso di mancata nomina del consulente Adr il legale rappresentante è punito con la sanzione amministrativa da 6.000 euro a 36.000 euro e in caso di mancata comunicazione della nomina del consulente Adr presso gli uffici della Motorizzazione provinciale, il legale rappresentante è punito con una sanzione da 2.000 euro a 12.000 euro. Per questo da un lato chiediamo al Ministero dei Trasporti che i controlli, che dovrebbero essere sistematici, vengano effettuati da un ente differente rispetto alle attuali Motorizzazioni non in grado di poter espletare tale adempimento come i fatti ampiamente dimostrano e, dall’altro, che queste norme non siano solo balzelli burocratici che vanno ulteriormente ad appesantire le aziende che operano nella legalità ma servano a mantenere un alto livello di sicurezza in tutte le fasi del trasporto dalla preparazione del carico, alla formazione degli operatori coinvolti fino alla consegna a destinazione della merce”. Le merci pericolose sono individuate in una apposita tabella dalla normativa di riferimento e vanno dai fertilizzanti per l’agricoltura, ai carburanti, alle vernici, agli alcolici, ai profumi. Merci che ogni giorno, conclude Cinzia Franchini, “viaggiano sui nostri autocarri”, e che dovrebbero essere trasportate “solo a determinate condizioni per garantirne la loro stessa sicurezza, quella dell’intera filiera logistica e della collettività”.

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