Autotrasporto ancora senza risposte. Unatras: “Sul tavolo questioni vitali per il nostro futuro”

Le inefficienze delle motorizzazioni dovute alle carenze di organico; l’emanazione del decreto del Ministero del Lavoro, per l’applicazione della normativa sui distacchi e le somministrazioni transnazionali alle operazioni di cabotaggio eseguite in Italia da vettori esteri; l’attivazione della decontribuzione prevista dalla Legge di Stabilità 2016 per le imprese che effettuano trasporti internazionali; l’implementazione della normativa sui tempi di pagamento. Sono queste “le questioni vitali per il futuro dell’autotrasporto”, spiega l’Unatras in un comunicato, che da mesi sono “ancora in attesa di una risposta”.


Risposte che non sono arrivate dall’incontro di giovedì “chiesto dalle Associazioni dell’autotrasporto e convocato dal sottosegretario senatore Simona Vicari, che apprezziamo per l’impegno”, visto che la “mancanza di tutti gli interlocutori politici al tavolo ha fatto sì che le associazioni del coordinamento Unatras chiedessero l’aggiornamento della riunione alla presenza dei soggetti competenti in grado di fornire soluzioni certe alle problematiche che stanno compromettendo la competitività delle imprese del settore”.
“L’autotrasporto”, spiega sempre la nota di Unatras, “chiede che il Governo sia consapevole della necessità di trovare risposte concrete, non solo per la sopravvivenza delle imprese del settore ma anche per garantire la sicurezza sulle nostre strade. Qualora non arrivassero i provvedimenti da troppo tempo attesi, le associazioni del coordinamento Unatras si ritroveranno per assumere le decisioni conseguenti a tutelare gli interessi della categoria”.

2 risposte a “Autotrasporto ancora senza risposte. Unatras: “Sul tavolo questioni vitali per il nostro futuro”

  1. Ma cosa ci aspettiamo? Noi e le nostre rappresentanze contiamo meno di zero. Siamo sicuramente una categoria di lavoratori veri (i lazzaroni nel nostro mondo non hanno spazio) ma è ora che smettiamo di pensare solo al lavoro (magari infrangendo le leggi per lavorare di più) e facciamo sentire la nostra voce in modo forte e chiaro per risolvere i problemi che ci stanno affossando: abusivismo, delocalizzazione, sfruttamento dl personale viaggiante oltre ogni limite. Certo servirebbe unione tra rappresentanze del trasporto, imprenditori e lavoratori con i loro sindacati. Mi sa che è chiedere troppo!

  2. Caro Roberto cosa aspettano gli operatori del trasporto a decidersi? Se pensi che siano le associazioni di categoria, soprattutto quelle che non sono dipendenti da confederazioni a unirsi tra loro, aspetterai invano. Solo chi è autonomo, anche se parte di Confederazioni per fare più massa critica può pensare di dare forza al settore. O tutto il mondo del trasporto e della mobilità si mette insieme o continueremo come prima. A me pare che vi siano realtà che questo valore lo abbiano compreso e ci stanno provando davvero. Allora diamo fiducia a chi sta cercando di dare delle risposte e lavora per creare un sistema di rappresentanza nuovo.

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