Strage di Viareggio: “Il ministro faccia accelerare la giustizia invece di far rallentare le condanne”

Sulle richieste di condanna per il disastro ferroviario di Viareggio del giugno 2009, costato la vita a 32 persone, il ministro ai Trasporti Graziano Delrio avrebbe  fatto meglio a stare zitto. Si potrebbero riassumere così le dichiarazioni rilasciate da Gloria Puccetti, presidente del coordinamento nazionale ‘Noi non dimentichiamo’, che in rappresentanza dei familiari delle vittime delle più grandi stragi italiane, ha replicato al ministro che aveva definito una “sproporzione enorme” la richiesta di condanna a 16 anni per l’ex amministratore delegato di Fs Mauro Moretti. “Lei è ministro dei Trasporti, e a Viareggio si sta svolgendo un processo per una strage ferroviaria dove hanno perso la vita 32 persone, un processo lungo, doloroso, che lei non conosce, al quale non è mai stato presente. Quindi si astenga dal commentare la richiesta di pene da parte dei pm e, dato che ci rappresenta nelle istituzioni, si batta, dia l’esempio, e metta in campo azioni sincere e dignitose su cosa fare per migliorare la sicurezza nelle ferrovie e si rallegri se chi non ha vigilato e lo doveva fare, verrà punito”, ha dichiarato Gloria Puccetti. “Quella che chiamiamo giustizia è una macchina ingolfata e piena di contraddizioni. Pensi, caro ministro, che sul processo della strage di Viareggio, incombe la prescrizione che cancella in un attimo reati fondamentali per il corretto svolgimento del processo. Utilizzi il potere che le deriva dal suo ruolo, non per esprimere commenti inopportuni ma perché questo non avvenga”.

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