Tir imbottito di armi: c’è chi aveva previsto l’uso dei camion da parte dei terroristi

Ci sono dichiarazioni che suonano come premonizioni. E che dovrebbero far riflettere molti politici (e non solo) sulla necessità di ascoltare chi, probabilmente, ha maggior esperienza di loro in determinati settori, o forse ha maggiori capacità di lettura degli eventi. Una dichiarazione che sa tanto di premonizione è quella fatta solamente pochi giorni fa dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, che intervenendo sugli attentati terroristici in Francia si era rivolto direttamente al ministro delle Infrastrutture, Graziano del Rio. “I drammatici eventi verificatisi in questi giorni in Francia dimostrano quanto sia indispensabile rafforzare i controlli nel settore dei trasporti”, aveva affermato Paolo Uggè, sottolineando come “l’autotrasporto in particolare, non è un mistero, potrebbe essere un vettore scelto per far circolare in modo illegale uomini e armi”. Frasi che assumono un significato particolare alla luce del sequestro di un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, scoperto e sequestrato dagli uomini della Guardia di finanza e delle Dogane al porto di Trieste.  Armi da guerra (781 fucili a pompa modello “Winchester SXP” da 12-51 centimetri, 66 fucili a pompa “Winchester SXP” da 12-41 centimetri e 15 calci per fucile) trasportate, senza autorizzazioni, da un tir olandese condotto da un cittadino turco sbarcato a Trieste il 23 novembre. Un sequestro inquietante che rende ancora più inquietante la mancanza di “maggiori e più mirati controlli” richiesti dal presidente di Fai Conftrasporto per mesi, a più riprese. Compreso il giorno in cui, nell’agosto scorso, 70 cadaveri erano stati ritrovati abbandonati nel cassone di un camion lasciato incustodito lungo l’autostrada tra i boschi austriaci,  a 50 chilometri da Vienna, nel cuore della “civilissima” Europa. Quanti carichi di armi, quanti cadaveri di migranti morti  in modo terribile, asfissiati in un doppiofondo dei tir, occorrerà subire perché il Governo agisca come farebbe qualsiasi persona di buon senso? 

2 risposte a “Tir imbottito di armi: c’è chi aveva previsto l’uso dei camion da parte dei terroristi

  1. Paese strano l’Italia: chi dovrebbe essere talmente intelligente, preparato, informato da capire cosa potrebbe accadere (camion “armati” fino ai denti senza in controlli; camion carichi di profughi da far crepare dopo viaggi all’inferno di migliaia di chilometri) non lo capisce. E quando gente qualcuno intelligente, preparato, informato li avvisa fa finta di niente…

  2. Uno li avvisa, loro se ne fregano non capiscono… Poi però al primo attentato, ai primi morti potete scommetterci che saranno i primi a dichiararsi affranti, i primi in chiesa davanti alle bare. Politici è troppo spesso sinonimo di ipocriti, ignoranti, menefreghisti… La loro unica fortuna è che gli italiani sono per metà servi pronti a tutto (a raccogliere voti in particolare) in cambio di raccomandazioni e favori, e l’altra metà non sufficientemente con le palle per scendere a Roma e cacciarli

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