Più tutele per chi viaggia in treno, dal 21 maggio multe alle aziende che sgarrano

In teoria i diritti c’erano già. Ma la pratica era ben diversa. Ora la situazione cambia e i viaggiatori che usano i treni avranno più garanzie. L’assicurazione sul bagaglio, per esempio, ma anche la possibilità di portare la bici sul treno oppure di fare il biglietto a bordo se in stazione non c’è l’erogatrice. Da mercoledì 21 maggio, infatti, entra in vigore il decreto legislativo che detta le sanzioni per le aziende ferroviarie che non rispettano il Regolamento sui diritti dei passeggeri varato nel 2007. Un regolamento spesso disatteso vista anche l’assenza di norme per punire le irregolarità e di un soggetto indicato a dare le multe.

Due lacune che, tra l’altro, sono costate all’Italia un deferimento alla Corte di Giustizia europea e che il Consiglio dei ministri dello scorso 15 aprile ha finalmente colmato con il decreto legislativo in funzione da mercoledì.
Le sanzioni coprono un’ampia gamma di diritti assicurati al viaggiatore. Per esempio, chi viene meno all’obbligo di assicurazione minima rischia un’ammenda che va dai 50.000 ai 150.000 euro; chi non rispetta l’obbligo dei pagamenti anticipati in caso di decesso o lesioni di un passeggero rischia dai 20.000 ai 40.000 euro in caso di decesso, dai 10.000 ai 20.000 euro in caso di lesioni; chi si rende colpevole di mancata assistenza ai viaggiatori rischia dai 2.000 ai 10.000 euro; per chi non consente il trasporto di biciclette, laddove possibile, la multa va da 200 a mille euro. Il nuovo decreto stabilisce anche l’obbligo, per le imprese ferroviarie, di comunicare le norme di accesso non discriminatorie che sono state adottate per garantire il diritto di trasporto delle persone disabili e a mobilità ridotta. Altre sanzioni riguardano la violazione degli obblighi inerenti alle modalità di vendita di biglietti: in particolare, si legge nel provvedimento, “qualora anche solo temporaneamente non sia disponibile nella stazione di partenza o in prossimità della stessa alcuna modalità di vendita dei biglietti e l’acquisto riguardi un servizio ricompreso nell’ambito di un contratto di servizio pubblico, il biglietto è rilasciato a bordo treno senza alcun sovrapprezzo”. A vigilare su tutta la materia, secondo quanto prevede la legge, sarà l’Autorità di regolazione dei trasporti: i passeggeri potranno quindi presentare il reclamo all’azienda e, dopo trenta giorni, fare la stessa cosa con l’organismo di controllo. Le eventuali multe riscosse finiranno in un fondo “per il finanziamento di progetti a vantaggio dei consumatori dei settori dei trasporti”.

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