I pezzi di ricambio più convenienti? Se volete risparmiare andate in Germania

Comprare un pezzo di ricambio in Germania conviene. E non solo se l’auto in questione è tedesca. Un paraurti anteriore di una Fiat 500, per esempio, costa il 20 per cento in meno rispetto al prezzo di listino applicato in Italia. Ma anche portelloni, paraurti e portiere di una Volkswagen  Golf o di una Mercedes Classe A si pagano meno in Germania, con riduzioni di prezzo rispetto al nostro Paese che oscillano da un minimo di circa il 7 per cento a un massimo di quasi il 18 per cento. È quanto emerge da un’inchiesta condotta da Dat in Italia, Francia, Germania e Spagna sui ricambi più usati per le auto più vendute nel nostro Paese e coinvolte nell’80 per cento dei sinistri.
L’analisi, che confronta i prezzi nei diversi Paesi delle parti auto di Fiat Panda e 500, Volkswagen Golf, Ford Fiesta, Opel Corsa, Renault Megane e Mercedes Classe A, assegna alla Germania il titolo di Paese più economico per i ricambi, mentre la Francia è il più caro. Italia e Spagna si collocano invece nel mezzo.
In Francia – rileva Dat Italia (società leader europea nel settore automotive specializzata nelle valutazioni dei veicoli usati e calcolo dei costi di riparazione) – gli stessi ricambi costano molto di più, con incrementi di prezzo che viaggiano tra il 20 e il 30 per cento. Come nel caso della Volkswagen Golf (parabrezza, portiera anteriore, paraurti), Fiat 500 e Ford Fiesta. Clamoroso il fatto che anche i ricambi della Renault costano di più nella madrepatria che in Italia e ancora meno in Spagna. Per esempio, un gruppo ottico anteriore sinistro della Megane in Italia costa quasi il 14 per cento in meno, un paraurti anteriore oltre il 10 per cento e un radiatore quasi l’11 per cento in meno. Unica eccezione in Francia è costituita dalla politica commerciale Mercedes che fa pagare i ricambi meno che in Italia, mentre in Spagna si paga qualcosina in meno per gli stessi ricambi rispetto all’Italia. ”È chiaro”, afferma il direttore generale di Dat Italia Antonio Coppola, “che le politiche di prezzo dei ricambi praticate dai costruttori e dagli importatori nei vari Paesi europei ha una notevole influenza sui costi assicurativi, sulle importazioni e vendita di ricambi alternativi e, non ultimo, sulla convenienza a riparare i componenti dei veicoli danneggiati piuttosto che ripararli. Dopo tutto le auto le assemblano e le producono i costruttori, ma senza i concessionari che le sanno vendere e gli artigiani che le sanno riparare non ci sarebbero auto in circolazione”.

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