Beffa Sistri: è obbligatorio per le imprese con più di 10 dipendenti, ma non funziona

“Evidentemente il ministro è stato male informato da qualche collaboratore. Il mezzo del quale si servono le “ecomafie” sono i “tir”.  Se non vengono al più presto apportate le modifiche che rendono il sistema funzionante, e non penalizzante, per gli operatori del trasporto, l’obiettivo non si raggiungerà, ma al contrario si daranno agli operatori, soprattutto quelli di piccole dimensioni, aggravi di costi inutili”. Con queste parole il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, ha commentato la notizia della firma, da parte del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al decreto che prevede l’obbligo di adesione al Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, solo per le imprese che abbiano più di 10 dipendenti. “Al ministro non sono evidentemente  bastati né i pronunciamenti dei giudici che hanno condannato il ministero a pagare i danni agli autotrasportatori né la relazione del sostituto procuratore antimafia alla Camera dei Deputati che ha evidenziato le lacune del sistema che Conftrasporto vuole migliorare e rendere veramente funzionante”, ha aggiunto amaramente Paolo Uggè.

9 risposte a “Beffa Sistri: è obbligatorio per le imprese con più di 10 dipendenti, ma non funziona

  1. Cambiano i governi ma l’incompetenza rimane, anzi peggiora pericolosamente e a questo punto però bisogna parlare di colpevole incompetenza, neanche lo sforzo di andare a leggersi la storia del Sistri e di tutte le truffe ai danni dello Stato e degli addetti ai lavori, e adesso anche questa. Ma questo “ministro” lo sa a che cosa doveva servire? Lo sa che le ecomafie non usano le imprese in regola per fare i loro sporchi traffici? Ma da che pianeta arrivano questi alieni del decreto legge? Forse credono che quelli che hanno realizzato la “terra dei fuochi” hanno utilizzato dei camion con il nome dell’azienda ben in vista o con le tabelle dell’ADR aperte? A già forse gli alieni non sanno cosa è l’A.D.R! E la signora Franchini, quella che dice di fare le battaglie per la legalità, di chi sta facendo gli interessi? Forse qualche trasportatore in più in questo momento se lo sta chiedendo.

  2. Se alla guida del ministero dell’Ambiente dovesse arrivare un giorno una persona onesta, coraggiosa, libera e intelligente quanto basta per capire cosa è accaduto (non ci vuole poi molto…) e che volesse davvero andare a fondo in quell’autentica porcheria che è il caso Sistri, probabilmente una parte del ministero verrebbe trasferita a Regina Coeli…

  3. Un ministro che sia una persona onesta, coraggiosa, libera e intelligente? Pietro, scendi dalla luna. In politica una razza del genere è estinta da secoli in Italia……

  4. Da anni non ho più alcuna fiducia nella magistratura italiana: magistrati, fatemi cambiare opinione sbattendo in galera tutti i maiali che sul Sistri hanno mangiato…..

  5. Dopo l’esclusione dei rifiuti speciali non pericolosi (il 90 per cento di tutti quelli prodotti) dobbiamo ora registrare anche l’esenzione dei produttori di rifiuti pericolosi fino a 10 dipendenti dal SISTRI. A cosa serve allora tracciare telematicamente solo i rifiuti pericolosi prodotti dalle aziende con più di 10 dipendenti (il 6/7 per cento dei rifiuti): qual’è la finalità del SISTRI? Ammesso poi che esso funzioni, soprattutto nei casi di cambio di rimorchio o semrimorchio, di cambio dell’autista, di mancata copertura del GSM, di nuova destinazione finale o di parziale o totale rigetto del rifiuto da parte dell’impianto finale?

  6. L’assicurazione non paga se lo pneumatico e vecchio (3-4anni). E’ possibile? Esiste una regola? Grazie per la risposta.

  7. Ma allora ancora una volta aveva visto giusto il presidente della Fai quando ha contestato il ministro dell’ambiente. Purtroppo, grazie alle sbagliate valutazioni della presidente di un’altra federazione noi autotrasportatori l’abbiamo in quel posto. Complimenti alla loquace presidente che non ha speso una parola per contestare la decisione del ministro. Che sia perché la sua confederazione le ha imposto il silenzio? Ma i piccoli trasportatori come me sono contenti dell’obbligo di dover mettere un sistema che ancora ha dei problemi? Se si perché non trovano il coraggio di contestare quella presidente?

  8. Quello che non riesco a capire ve lo voglio dire. Le prima sentenze dei giudici non danno torto ai trasportatori che chiedono i danni che il Sistri, un sistema che non funziona, procura loro e condannano il ministero a pagare i danni. Se non ho capito male la sottosegretario Velo ha detto che il Governo sta studiando la possibilita’ di disdettare il contratto perche’ la societa’ incaricata avrebbe violato le regole dell’appalto, cedendo senza la preventiva autorizzazione in subappalto l’esecuzione delle blac box. Lo stesso ministro in una intervista si è lasciato scappare che il sistema non funziona. Ora però lo rende obbligatorio per tutti i trasportatori. Scusate ma che senso ha tutto questo? Questi ci prendono in giro. Denunciamo per danni il ministro?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *