Smog? Lo shopping è più importante. Milano non vuole fermare le auto

È più importante la salute dei milanesi o lo shopping natalizio? Una risposta non semplice in un momento di grave crisi economica. Fermare la corsa al regalo potrebbe ripercuotersi infatti sulle tasche di tanti commercianti, meglio quindi respirare un po’ di smog in questi giorni in attesa che piova. A questa decisione è giunta l’assessore all’Ambiente della Provincia di Milano, Cristina Stancari, che ha chiesto una deroga dei provvedimenti durante il periodo natalizio dopo l’appello effettuato dai sindaci del territorio e dalle associazioni di categoria.

“Nonostante oggi (martedì 17 dicembre, ndr) i valori di PM10 abbiano sforato per il 10 giorno consecutivo la soglia media di 50 microgrammi per metro cubo segnalato dalle 10 centraline di Arpa, riteniamo opportuno raccogliere l’appello dei sindaci del territorio e delle associazioni di categoria per una deroga al “Protocollo d’intesa per il miglioramento della qualità dell’aria” per il periodo natalizio” ha detto l’assessore all’Ambiente della Provincia di Milano, Cristina Stancari.
“Sembra infatti irragionevole volere applicare a tutti i costi il Protocollo in questo momento anche di grave crisi economica, viste anche le condizioni meteorologiche che prevedono per i prossimi giorni precipitazioni che porterebbero all’abbassamento delle concentrazioni di PM10. Ricordo infine che solo azioni strutturali su larga scala e non a macchia di leopardo sono efficaci per combattere l’inquinamento atmosferico”, ha concluso Stancari.
“Ritengo che, in questa particolare congiuntura economica, in vista delle festività natalizie, sia necessaria una deroga al protocollo”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà. “I provvedimenti, come ha giustamente affermato l’assessore Stancari, vanno applicati in modo strutturale, evitando di confondere i cittadini. Questa volta riteniamo che sia fondamentale non penalizzare il cuore pulsante della nostra economia. Apprezzo la scelta condivisa di Comuni e associazioni di categoria di optare collegialmente per la deroga”.

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