Veicoli commerciali, una crisi senza sosta: per l’Italia è il 22° calo consecutivo

Non si ferma il trend negativo del mercato europeo dei veicoli commerciali. A giugno, nei 27 Paesi Ue più quelli Efta il calo, rispetto allo scorso anno, è stato del 5 per cento a 156.240 unità. Più marcata la contrazione nel primo semestre, che secondo i dati diffusi da Acea, si è chiuso con un -6,9 per cento a 868.986 pezzi. Tra i cinque mercati principali, a giugno solo la Spagna e il Regno Unito hanno registrato un incremento, rispettivamente del 14,7 e del 3,7 per cento, mentre sono scese le vendite in Germania (-7,1 per cento), Francia (-9,3 per cento) e Italia (-13,1 per cento).

Nei primi sei mesi del 2013 è solo il mercato britannico a crescere (+7,2 per cento), mentre cedono Spagna (-6 per cento), Francia (-9,4 per cento), Germania (-10,2 per cento) e Italia (-19,5 per cento). Nel complesso, a giugno le consegne europee di veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate sono scese del 4,5 per cento, quelle di veicoli industriali del 6,7 per cento e quelle di autobus dell’11,8 per cento. Guardando al primo semestre, la flessione si è attestata al 5,8 per cento per i veicoli commerciali leggeri, all’11,4 per cento per i veicoli industriali e all’8,9 per cento per i bus.
In Italia, dove le vendite si mostrano in calo per il ventiduesimo mese consecutivo, ”i dati non lasciano intravedere segnali di inversione di tendenza”, rileva il Centro Studi Promotor. I veicoli commerciali perdono a giugno il 10,9 per cento, gli industriali il 26,8 per cento e gli autobus il 45,9 per cento. Nella prima metà dell’anno la diminuzione si attesta al 20,1 per cento per i commerciali, al 16,1 per cento per gli industriali e all’8,5 per cento per i bus.

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