L’auto degli italiani? Deve essere più efficiente e inquinare meno di prima

Non fa solo assalti alle baleniere. Greenpeace, l’associazione ambientalista fondata in Canada nel 1971, ha calcolato che l’84 per cento degli italiani vuole macchine più efficienti e meno inquinanti. Da un’analisi commissionata all’Istituto Ipsos Mori emerge infatti che agli italiani la Green Mobility piace. Il rispetto dell’ambiente, anche negli spostamenti, è diventato un tema molto caro ai nostri concittadini. Lo dimostra l’ampia adesione ai servizi di car sharing elettrico a Napoli, Torino e Genova e il favore verso il solare e l’eolico.

L’84 per cento degli intervistati chiede alle case automobilistiche di produrre veicoli più efficienti e meno inquinanti e il 51 per cento ritiene che l’Unione Europea debba avere regole più ferree sulle emissioni anche a costo di dover pagare di più la propria auto. L’associazione pro ambiente chiede ai vertici dell’Unione europea un massimo di emissioni per veicolo pari a 60g CO2/km entro il 2025. Un obiettivo che si allontana sempre più dall’essere raggiunto in quanto, come sottolineato da Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia, il ministro per l’ambiente tedesco Peter Altmaier “sta facendo pressione per mantenere sulle strade europee i veicoli meno efficienti e nocivi per il clima e per i consumi di petrolio, minando la possibilità di conseguire un accordo per standard di emissione ambiziosi”.

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