Autisti di Tir licenziati e riassunti, scoperta una maxi frode da tre milioni di euro

Sgravi fiscali per circa tre milioni di euro, ottenuti grazie all’assunzione di 230 autisti di Tir. Peccato che sotto ci fosse l’inganno. La polizia tributaria della Guardia di Finanza di Trieste ha infatti scovato una rete di aziende di trasporto fittizie in diverse regioni d’Italia, tutte riconducibili a una società di Trieste, che licenziava e riassumeva gli autisti di Tir, ottenendo illecitamente tre milioni di euro in sgravi contributivi. La maxi frode è stata scoperta al termine di accertamenti durati oltre un anno e coordinati dal sostituto procuratore della repubblica Lucia Baldovin.

Le Fiamme Gialle hanno scoperto le società in Umbria, Campania, Veneto, Toscana, Lombardia e Liguria, apparentemente estranee all’impresa triestina e che invece venivano utilizzate per assumere nuovamente i 230 autisti. Le agevolazioni contributive sono previste per le imprese che assumono disoccupati con contratto di lavoro a termine di durata non superiore a 12 mesi, con possibilità di estensione per un altro anno in caso di assunzione a tempo indeterminato. Le aziende scoperte dalla Gdf avevano quale unico cliente il gruppo societario a cui avevano messo a disposizione gli autisti mediante un contratto di “affiliazione e appalto di servizi”, facendo loro svolgere le medesime mansioni nelle stesse sedi di lavoro. Per circa due anni erano stati percepiti sgravi per circa tre milioni di euro. I tre soggetti individuati come responsabili dell’azienda sono stati denunciati per somministrazione fraudolenta di manodopera e truffa aggravata nei confronti dell’Inps. È stata inoltre constatata la deduzione di costi illeciti per alcuni milioni di euro, attualmente al vaglio degli uffici finanziari.

Credits: Guardia di Finanza

13 risposte a “Autisti di Tir licenziati e riassunti, scoperta una maxi frode da tre milioni di euro

  1. Scusateci ma queste aziende è possibile che vengano radiate nel vero senso della parola!!! Nomi e cognomi devono uscire, veneti o campani, signori 3 milioni di euro vanno bene per le casse dello Stato e anche per noi onesti che non ce la facciamo più ad andare avanti e che i contributi li paghiamo tutti. A noi non servono tre milioni di euro, per agevolarci basterebbero anche 50mila euro per avere un po’ di liquidità che ormai non abbiamo più. Tanto è tutto inutile scrivere, perchè vedete bene che nessuno si interessa; adesso come farà lo Stato a recuperare tali importi. Perchè cara Alessandra, sappiamo benissimo che la concorrenza sleale ce l’abbiamo in casa; quando è ora di truffare lo sanno bene i nostri colleghi disonesti come si fa e così tu non riesci mai ad avere la tariffa giusta dalla committenza. So anche di aziende che mettono gli autisti in cassa integrazione, per far vedere che non hanno lavoro e intanto i trasporti li fanno fare ai colleghi, così anche questi hanno le agevolazioni e incassano senza spendere, anzi hanno un maggior guadagno visto i costi carburante, autostrade e contribuzione che stiamo sostenendo. L’unica cosa che mi dispiace è che siamo delle mosche bianche ormai, che ci vediamo costretti a chiudere le aziende. Magari ci fossero più controlli della Guardia di Finanza che potesse far chiudere a tutti quelli che non operano regolarmente, ci sarebbe respiro anche per noi piccoli. Saluti.

  2. L’Italia è il Paese delle cooperative (per comodo) che truffano al fisco milioni di euro e nessuno controlla. Va bè il Paese cade a pezzi, poi la politica si meraviglia che mancano posti di lavoro o mancano i controlli …

  3. Brava! pienamente d’accordo con te! Le coop… “ladri legalizzati”.. Falli quadrare i conti se sei capace quando 3/4 dei trasportatotari lo fanno con soldi non loro!!

  4. Se la politica desse finalmente alla Guardia di Finanza, alla Polizia stradale, ai carabinieri la possibilità di svolgere il loro lavoro avremmo un Paese più pulito. Di controlli abbiamo bisogno, di niuent’altro, solo di controlli!!!!

  5. Lancio una proposta alla Fai Conftrasporto: perché non organizzare una protesta con decine di camion che al posto dei teloni hanno gigantesche scritte per invitare la Guardia di Finanza a fare più controlli. Decine di migliaia di lavoratori onesti lo chiedono per colpire la minoranza di delinquenti travestiti da autotrasportatori!!!!!

  6. Stefano l’idea è buona. Vediamo quanti sono pronti ad aderire inviando a Stradafacendo: nome dell’azienda, numero dei mezzi a disposizione. Ovviamente una dichiarazione del titolare di adesione alla manifestazione la cui data e luogo lasciamo decidere a Stradafacendo.

  7. Togliamo qualche decine di milioni di euro a quei fannulloni incapaci di politici, utilizziamoli per mettere una pattuglia della Guardia di Finanza ogni 30 chilometri, da Nord a Sud. La feccia dell’autotrasporto verrò spazzata via dalle strade e tutti vivremo più tranquilli.

  8. Cari signori della Gdf, posso porvi una domanda? Siete voi che non avete voglia di farli i controlli, non avete uomini e mezzi, avete ricevuto ordine di non fare controlli? Qual è la verità? Grazie

  9. La verità la sappiamo tutti: se i controlli fossero adeguati il sistema imploderebbe. È una scelta politica. Da parte nostra possiamo solo invocare unità nella rappresentanza per renderla più forte ed incisiva al pari delle controparti.

  10. Perché continuiamo a parlarne ??? Ci indignamo ma nessuno che ha la possibilità per fermare queste situazioni fa niente. Queste aziende dovrebbero essere radiate dall’Albo, così chi cerca di lavorare onestamente in Italia potrebbe avere più opportunità, perché se non contribuiamo onestamente a mantenere il tessuto sociale il nostro Paese andrà sempre peggio. Tutti i giorni ci confrontiamo con situazioni che hanno dell’incredibile, ma ormai sembra far parte della normalità….

  11. SONO LE DITTE GRANDI CHE DOVREBBERO ESSERE CONTROLLATE PIU’A FONDO PERCHE’ SECONDO ME GLI E’ PERMESSO DI FARE COME PARE A LORO. VANNO AVANTI CON QUESTI RIGIRI E ABBASSANO I PREZZI DEI VIAGGI ROVINANDO IL MERCATO. COMUNQUE NON CREDO CHE SIA FINITA LI PERCHE’ ANCHE NEL CAMPO DEL GASOLIO CI SONO TANTE TRUFFE E SAREBBE ANCHE L’ORA CHE CONTROLLASSERO DA DOVE LO PRENDONO E A CHE PREZZO!!!!!!!!!!!!!

  12. Il nostro è un settore in continua decadenza, è cominciato con il liberalizzare delle licenze, siamo arrivati a quelli che aprivano la nuova sede (uno sgabuzzino) in qualche paese dell’est per poter trasportare ovunque merci con costi molto inferiori a quelli che ogni giorno le oneste aziende si fanno carico per poter operare legalmente. Capacità professionale, capacità finanziaria, onorabilità: tre cose che dovevano servire a bloccare l’abusivismo, tutto il contrario ma purtroppo le nostre associazioni di categoria sono già anni che si sono vendute ai vari governi per i loro comodi. È una vergogna!

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