La mancanza di logistica ci costa 40 miliardi. Lupi: “Possiamo recuperarli”

“La troppa burocrazia costa agli italiani oltre 25 miliardi di euro, ma la mancanza di logistica costa molto di più: oltre 40 miliardi di euro. Un fiume di denaro che è possibile recuperare in modo molto semplice: stabilendo dove si vuole andare e poi realizzando gli strumenti per raggiungere l’obiettivo. Solo attraverso quello che il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé ha chiamato pragmatismo logistico, solo attraverso un concreto riordino dei percorsi per far viaggiare le merci e le persone nel nostro Paese potremo ritrovare competitività”. Con queste parole il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, intervenuto a Roma al convegno “Trasporti al passo, economia ferma” organizzato da Confcommercio, ha risposto a chi, primo fra tutti proprio Paolo Uggè, chiedeva al nuovo governo un “ministero della logistica”.

“Definire un obiettivo, costruire un percorso logistico per raggiungerlo, darsi tempi certi per la realizzazione di quel progetto sono realtà oggi irrinunciabili per ridare competitività al Paese”, ha concluso Maurizio Lupi, “e questo deve valere per tutto: per l’Expo come per l’alta velocità”.

7 risposte a “La mancanza di logistica ci costa 40 miliardi. Lupi: “Possiamo recuperarli”

  1. Ieri al convegno di Confcommercio, c’erano presenti tutti i rappresentanti più qualificati dell’economia reale della logistica e cioè: le vere associazioni dell’autotrasporto, gli operatori ferroviari privati (quasi degli eroi) gli agenti marittimi, il trasporto aereo, oltre a una schiera di politici e di tecnici che da anni conoscono i problemi irrisolti di questo fondamentale settore dell’economia.
    Ancora una volta abbiamo sentito dai politici una serie di buoni propositi e di ammonimenti, oltre che di giustificazioni sul perchè non si realizzano questa o quella opera, una volta per colpa degli enti locali, una volta per colpa della burocrazia, quasi come se queste entità non appartenessero al mondo della politica, o non fossero il frutto della cattiva politica, ma venissero da un altro mondo…..
    Non so se questo sarà il Governo o il Ministro buono per cambiare marcia, so di certo che noi operatori continuiamo a confrontarci ogni giorno con questa realtà e non solo una volta all’anno in un convegno. Ora che forse abbiamo veramente toccato il fondo, rispetto alla posizione che il nostro Paese ha avuto nell’ambito del commercio internazionale, e nella creazione di infrastrutture in tutto il mondo, mi auguro veramente che si possa realizzare l’unione di tutte le competenze presenti, perchè di questo si ha bisogno, che tutti gli anelli della catena logistica definiscano insieme gli obbiettivi, al di la delle diverse ideologie politiche, e facciano quello che tutti i giorni noi siamo costretti a fare: prendere delle decisioni nel più breve tempo possibile!

  2. E’ solo una mia impressione o il ministro Lupi di trasporto merci e dintorni ne sa quanto poco o niente? La sensazione che ho avuto ascoltandolo al convegno di Confcommercio a Roma di mercoledì 15 maggio è stata questa. Che qualcuno gli avesse passato tre concetti da esprimere e che lui li avesse letti, ma senza capirli!!!!

  3. Io ho avuto due sensazioni molto positive sul ministro Lupi: la prima è che sia una persona perbene (e questo, un una politica di ladri patentati e incapaci è già un valore straordinario); la seconda è che sia uno che fa gioco di squadra (lo avete sentito quando ha affermato che ogni ministero non può andare per cacchi suoi?????) e se saprà costruire un’ottima squadra, con ottimi consiglieri, che conoscono la realtà del settore, potrà fare un ottimo lavoro.

  4. Non mi ricordo chi l’ha scritto nei giorni scorsi, ma l’aspetto più importante del convegno di Confcommercio, secondo me è stata la presenza in sala dell’ex ministro Pietro Lunardi. Sperando fosse un segnale che vuol entrare a far parte della “squadra”. Ingegner Lunardi contiamo su di lei!!!! E siamo in decine di migliaia a volerla!

  5. A me il signor Lupi sembra una persona con le idee chiare. Magari non saprà granché di camion e strade, di porti e logistica, ma il vantaggio delle persone intelligenti è che imparano in fretta. Chi l’ha detto che un ministro deve sapere “prima” la materia? L’importante è che la impari in fretta. E poi il suoi vero compito è un altro: farsi consigliare da gente capace e far sì che quei consigli diventino legge, si trasformino in fatti concreti.

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