L’auto si cerca prima di tutto online. Ma i navigatori vorrebbero molto di più

Per comprare un’auto si accende il computer, oppure si consulta lo smartphone. È Internet, infatti, la principale fonte di informazioni per chi è alla ricerca della sua nuova macchina. Gli acquirenti non si limitano a visionare i siti ufficiali delle case automobilistiche, che evidentemente non li soddisfano, ma allargano la ricerca fino a oltre 20 portali per ogni scelta. Lo dice una ricerca della società Accenture pubblicata su avvenire.it e condotta su 13mila automobilisti, di cui mille italiani. 

“In base all’analisi”, si legge su avvenire.it (clicca qui), “il 78% degli intervistati che fanno ricerche su internet prima di acquistare un’automobile visita almeno sei siti web, e il 15% del campione dichiara di visitarne più di 20 per trovare le informazioni richieste. Inoltre, il 75% si affida ai media tradizionali per reperire le informazioni prima di decidere”. Risultati che, secondo Accenture, “dimostrano la mancanza di una strategia di marketing digitale integrato tra i siti web delle case automobilistiche e le concessionarie”.
Secondo lo studio, sono tantissimi gli internauti (otto su dieci) che vorrebbero contenuti più intuitivi e personalizzati. Richiesta altissima anche per le informazioni online più semplici (75 per cento) e processi di comparazione semplificati (73 per cento), “mentre il 68% sarebbe favorevole alla possibilità di comunicare online con il rivenditore. L’88% degli intervistati chiede poi un’indicazione più chiara dei prezzi, mentre il 77% vorrebbe essere aiutato dai concessionari a configurare un veicolo. Tre su quattro, infine, vorrebbero che i siti web fossero fruibili anche su smartphone”, si legge sempre su avvenire.it.
Il Paese in cui i consumatori hanno dimostrato l’interesse più alto per l’acquisto di veicoli completamente online è la Corea del Sud. Il 96 per cento degli intervistati sudcoreani vorrebbe poter gestire in rete tutti gli aspetti inerenti l’acquisto di un’auto, inclusi finanziamento, trattative sul prezzo, aspetti burocratici e consegna finale al proprio domicilio. I più scettici? Gli italiani. Siamo proprio noi i meno propensi a usare i siti web dei costruttori per l’acquisto online (60 per cento rispetto al 72 per cento della media).

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