Moretti: “L’Italia è l’unico Paese che incentiva i camion piuttosto che i treni”

“Siamo l’unico Paese al mondo che incentiva i camion piuttosto che i treni”. Parola di Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Per Moretti il problema del trasporto merci è infatti “uno dei gap del nostro Paese; l’altro problema è il trasporto regionale” per il quale “non ci sono soldi e con quello che abbiamo a disposizione non riusciamo a fare di più. Bisogna che questa partita venga affrontata”. 

Se, spiega Moretti, “non ci sono incentivi il business fa fatica a stare dietro”; per questo, secondo Moretti, “l’Italia dovrebbe fare quello che si fa in Francia, Germania, Svizzera”. “Stiamo investendo 5 miliardi”, osserva l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, “e sono tutti soldi autofinanziati, non ci sono soldi dello Stato: 2,5 miliardi per il trasporto regionale, 1,5 per l’alta velocità e il resto per nuove tecnologie”.

9 risposte a “Moretti: “L’Italia è l’unico Paese che incentiva i camion piuttosto che i treni”

  1. Una domanda al Signor Moretti “lei ci è? o ci fa???”. Non riesco a comprendere come fa a dire che si incentiva il trasporto su camion anzichè quello su treno. Signor Moretti le chiedo come mai lei sta facendo chiudere molte tratte del trasporto ferroviario su tutta la rete nazionale? Sono forse poco redditizie? Non riesce più a farsi pagare il prezzo politico dallo Stato sulle reti ferroviarie dedicate al merci per poter rimanere in vita? A chi vuole far pagare l’inefficenza della rete ferroviaria del traporto merci forse…. alla collettività? Se vuole che le ferrovie funzionino affidi la loro gestione agli autotrasportatori forse… avremo molto da insegnarle su questa materia rispetto a come meglio gestire le economie di scala, l’efficenza e il rispetto dei tempi di consegna che certamente il treno non riesce a dare e che il mercato pretende per far viaggiare la produzione italiana…. un grande artista Toto diceva in una sua commedia: ma mi faccia il Piacere!!!!!! e io lo ripeto a lei!!!

  2. Il signor Moretti, ex sindacalista passato alla guida di un “carrozzone statale” fa di tutto per tagliare il trasporto merci su rotaia (sono i fatti ad affermarlo, andate a vedere le statistiche!) e poi fa il predicozzo? Forse è meglio se torna a fare il sindacalista…

  3. Se qualcuno ha i dati sugli “incrementi” (si fa per dire…) del trasporto merci su rotaia in Italia negli ultimi anni ce li può fornire? Giusto per contribuire a informare correttamente l’opinione pubblica e aiutare a capire, fra le tante notizie che leggiamo, chi ci racconta cose serie e chi dice buffonate…

  4. Confesso: l’amministratore delle ferrovie mi è particolarmente simpatico. Forse perchè ha un’abilità nel capovolgere la realtà che non è comune a molti. O forse perché dimentica quanto lo studio del professor Ponti abbia dimostrato circa i finanziamenti ottenuti in tutti questi anni dalle ferrovie. Ma l’ingegner Moretti fa il suo mestiere e batte cassa sicuro che prima o poi qualche soldo, pur di farlo tacere, glielo concederanno. Occorre riconoscere tuttavia che l’ingegner Moretti è stato uno strenuo difensore delle regole. Sapendo che un autotrasporto controllato e costretto a non violare i limiti di velocità, i tempi di guida, i pesi sarebbe sicuramente meno competitivo di oggi nei confronti delle ferrovie, ha sempre difeso i costi della sicurezza e richiesto il rispetto delle regole. Bene, noi questo lo consideriamo positivo. Chiediamo allora all’ingegner Moretti un ulteriore sforzo di coerenza. Perchè da componente importante di Confindustria non sostiene con identica fermezza la necessità che i costi della sicurezza, che derivano dal rispetto delle regole, siano condivisi da Confindustria? E ancora, perchè non si aggiunge a coloro che si oppongono alla battaglia tendente ad abolire i costi della sicurezza? Non credo che qualche pagina sul giornale di Confindustria a lui possa essere negata (non l’hanno, correttamente, negata a noi!). Se si costituisse a sostegno dei costi della sicurezza farebbe un’operazione bivalente a favore delle imprese serie, della sicurezza dei cittadini e favorirebbe il graduale abbandono della politica dei finanziamenti a pioggia tanto da lui criticati. Se l’ingegner Moretti è pronto, noi gli proponiamo un’alleanza, ma con basi serie e con obiettivi chiari. Così incominceremmo seriamente a evitare guerre tra modalità che non hanno senso e a favorire la nascita di un sistema integrato a tutto vantaggio del Paese. Se invece prevarrà in lui il senso di appartenenza al mondo della committenza che pensa solo a risparmiare sul costo del trasporto, infischiandosene delle conseguenze in termini di sicurezza e di qualità del servizio, allora daremo spazio all’insorgere di polemiche che potrebbero prendere a riferimento alcune scelte nel trasporto merci attuate da ferrovie e alimentare solo prese di posizione legate alle convinzioni di ognuno. Ma tutto ciò non costuirebbe nulla.

  5. Caro ing. Moretti. Le spiego io perché in Italia si investe nell’autotrasporto e non nelle ferrovie. Perché con i tir la merce arriva a destinazione mentre con la ferrovia rischieremmo la fame. Perché dico ciò? Semplice, è esperienza vissuta sul campo. Aziende bergamasche hanno tentato di trasferire traffico per il sud attraverso la ferrovia. Risultato, non si sapeva quando partivano i treni se arrivavano e una volta a destinazione c’era l’incubo dello scarico mai sicuro. È questo che ci propone Ing. Moretti? Le nostre aziende hanno ripreso il traffico con la ferrovia al centro intermodale di Busto Arsizio e sa perché? Semplice, è gestito dalle ferrovie svizzere!!! Quando vuole caro Moretti ne parliamo.
    Doriano Bendotti, segretario Fai Bergamo

  6. Il sig. Moretti spieghi: si parla tanto di intermodalità, (gomma-rotaia-nave) ma allora perchè a Modena il terminal container delle ferrovie chiuderà a fine anno dopo aver speso non so quanti milioni di euro pubblici per renderlo più efficiente?? E quello di Marzaglia, c’è qualche speranza che parta, le gru sono addirittura state riverniciate perchè arrugginite senza mai essere state utilizzate? Perchè ad ogni mal di pancia del conducente, la merce perde l’imbarco, o i vuoti non arrivano? Perchè invece di dire sciocchezze non si fa un esame di coscienza e guarda dove ha buttato i soldi??? Il problema è l’inefficienza delle ferrovie, e basta raccontarci che Gesù Cristo è morto dal freddo, prenda atto che esiste un problema, che non sono i camion, ma l’incompetenza che regna sovrana, facendo diventare le ferrovie una macchina mangiasoldi, senza dare alcun servizio.
    Se i costi minimi di sicurezza fossero rispettati, caro sig. Moretti, la merce comincerebbe ad aumentare sui treni. Perchè la gomma non può e non deve fare concorrenza alla ferrovia, ma deve lavorare in sinergia, ma fino a che le ferrovie saranno così poco efficienti e care per il servizio reso le cose non cambieranno. Ma lei crede veramente che siamo una massa di imbecilli? Basta nascondersi dietro un dito, e cercare di buttare fumo negli occhi, il gioco non funziona più.

  7. Ansa 30/10: Eseguite in tredici province, tra cui Firenze, 27 misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei riguardi di imprenditori e funzionari di Trenitalia, ritenuti responsabili di aver inquinato e truccato il sistema degli appalti di Trenitalia. Tra i reati contestati, corruzione, turbata libertà degli incanti, abuso di ufficio e accesso abusivo alle banche dati riservate di Trenitalia…. ecco dove andrebbero a finire ulteriori incentivi alle ferrovie. Da sottolineare che tutti gli incentivi erogati al trasporto delle merci sono stati usati per ABBASSARE LE TARIFFE dei trasporti perciò se li sono intascati i committenti.

  8. Il dottor Moretti dovrebbe essere incentivato anche lui, si all’esodo, come tanti dirigenti del settore pubblico che distruggono il patrimonio comune, in particolare il settore merci delle ferrovie, che noi autotrasportatori abbiamo chiesto più volte che venisse rafforzato, non eliminando i raccordi pubblici e privati come ha fatto la sua disastrosa gestione !
    L’autotrasporto ha bisogno della ferrovia e viveversa, caro Moretti torni a fare il sindacalista, oppure si dia uno stipendio da ferroviere e poi può parlare di trasporti!

  9. Caro signore, lei non doveva dare questo titolo al suo articolo. Ma doveva dare questo:” L’Italia è l’unico Paese che ci dà agio di rubare i soldi dei cittadini!!! E noi l’abbiamo fatto alla grandeeeeeeeeee. E io sono uno di loro……. ” Grazie a tutti…….

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