Auto e strade più sicure, l’esempio da seguire è il mondo dei rally

“Lo sport automobilistico è da sempre il laboratorio privilegiato per lo sviluppo di auto più sicure e da oggi anche le strade ne beneficiano. L’Aci applica infatti per la prima volta sulla rete viaria urbana il know-how sportivo elaborato per la sicurezza dei tracciati”. Lo ha dichiarato durante il Rally Italia Sardegna il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, presentando alla stampa internazionale il progetto Road – Reduction in Olbia of Accident Death: un insieme di strumenti finalizzati a prevenire soprattutto gli incidenti più gravi, ottimizzando la fluidità del traffico e i suoi effetti sull’ambiente. 

Con Road la filiera della sicurezza stradale raccoglie la sfida lanciata dall’Onu che mira a salvare la vita a cinque milioni di persone sulle strade entro il 2020. La sfida è supportata dalla campagna della Fia – Federazione Internazionale dell’Automobile che sollecita una decade di azioni contro gli incidenti stradali attraverso lo slogan “Action for road safety”.
“Le prima cause degli incidenti stradali”, ha continuato il presidente dell’Aci, “sono imputabili all’educazione dei conducenti. Come nello sport, dove un buon pilota si riconosce dal suo istinto ma soprattutto dalla bravura acquisita con la formazione ricevuta, per la sicurezza della mobilità di tutti i giorni è fondamentale seguire un percorso educativo che parta dalle scuole, prosegua nelle attività propedeutiche al conseguimento della patente e poi si consolidi con la frequenza di un corso di guida sicura. Con Road integriamo tutto ciò con un importante progetto pilota per la sicurezza delle strade, d’intesa con la Fia”.

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