Il Salone dell’automobile di Parigi si apre all’insegna della crisi europea

“Psa e Renault traballano, il mercato dell’auto affonda e lascia scoperta una sovraccapacità produttiva del settore industriale francese che ne mette in discussione la stessa sopravvivenza. Gli appelli ai francesi a comprare francese porteranno a poco”. L’editoriale di Le Figaro di giovedì 27 settembre introduce a un’edizione del Salone mondiale dell’auto a Parigi che si apre nel segno della crisi profonda che attanaglia il settore in Europa. Nel vecchio continente migliaia di posti di lavoro sono a rischio. 

In una lunga intervista a Le Figaro il numero uno di Renault, Carlos Ghosn, spiega che “il mercato europeo è davvero un una fase pessima. Nel 2012 le vendite caleranno dell’8 per cento, secondo le ultime stime, mentre a inizio anno ipotizzavano un -3 per cento. Sfortunatamente, non vediamo miglioramenti all’orizzonte l’anno prossimo: il mercato sarò tutt’al più stabile o, più probabile, leggermente in ribasso. In questo contesto, estremamente depresso, come evitare la perdita di posti di lavoro?”. “Non possiamo reggere con misure congiunturali”, ha detto Ghosn, “servono azioni strutturali”. Mentre il principale costruttore francese, Psa Peugeot Citroen, ha annunciato un taglio di 8mila posti lavoro e la chiusura entro il 2014 del suo stabilimento di Aulnay, a Parigi si ragiona su come sostenere il settore dell’auto. Ma non è l’unico Paese in crisi. Anche le attività europee di Opel e Ford non se la passano bene, con il rischio chiusura dello stabilimento Opel di Bochum, in Germania. I lavoratori dello stabilimento Ford di Blanquefort, in Francia, sabato 29 settembre, giorno dell’apertura al pubblico, hanno deciso di manifestare davanti al Mondial de l’Automobile. Per cercare di difendere il posto di lavoro. L’unica eccezione o quasi, come al solito, è l’auto tedesca. Molto bene Bmw, benino Mercedes; bene, grazie alla dimensione di player globale, Volkswagen. Che tuttavia non si aspetta nessun rimbalzo del mercato dell’auto europeo nei prossimi 1-2 anni. Il responsabile vendite del gruppo tedesco, Christian Klinger, vede nero: “Prevediamo altre sorprese negative nel 2013 e forse anche nel 2014”. Tuttavia, il gruppo Volkswagen lancerà 140 nuovi modelli entro il 2014. Lo ha detto il ceo del gruppo Martin Winterkorn a Parigi: “Da gennaio ad agosto”, ha aggiunto, “abbiamo venduto circa 6 milioni di vetture. Anche a settembre il livello di ordini è stato soddisfacente. Faremo il possibile per raggiungere i nostri target”.

Una risposta a “Il Salone dell’automobile di Parigi si apre all’insegna della crisi europea

  1. Leggevo oggi che è al vaglio l’ipotesi legata al contratto base delle polizze assicurative. In pratica, se non ho capito male, tutte le compagnie assicuratrici dovranno adeguarsi tra loro e garantire ai consumatori di una stessa fascia, uguale premio. Forse qualcosa si muove, perchè stare al passo con le spese legate al’acquisto di un’auto è cosa sempre più rara. Non esistono mezze misure: lo stesso fatto che in caso d’incidente il premio schizzi alle stelle in un lampo fa rabbrividire. Per recuperare invece, ogni due anni senza incidenti. Evidente come la bilancia sia inclinata spudoratamente dalla parte delle compagnie. Nell’articolo invece sento parlare di tagli per 8 mila posti (ma ci rendiamo conto??) e la Volkswagen lancia nuovi modelli. In Italia, per i lavoratori onesti, non c’è accesso al credito.

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