Giachino: “Far attraversare le Alpi alle nostre merci ci costerà cifre insostenibili”

” Il voto del Senato sul Protocollo trasporti creerà difficoltà ai trasporti italiani che, unici in Europa, per far transitare le merci prodotte nel nostro Paese ed esportate per il  70 per cento  in Europa,  avranno difficoltà e maggiori costi”. Ad affermarlo,  commentando la notizia del via libera del Senato italiano al protocollo per la convenzione delle Alpi, è  l’ex sottosegretario ai trasporti, Bartolomeo Giachino  secondo il quale “già oggi l’attraversamento dei valichi costa almeno 1,5 miliardi di euro. E mentre i No Tav rallentano i trafori ferroviari, un voto affrettato, contrario al voto della Camera dei Deputati del 26 ottobre 2011, crea difficoltà ai collegamenti stradali. Alcune aree del nostro Paese , come per esempio quella di Cuneo,  per andare in Europa hanno solo la possibilità della strada”, ha aggiunto Giachino.  “L’inserimento del protocollo trasporti senza le garanzie richieste da un opportuno ordine del giorno  del Pdl, in ordine ai lavori di sistemazione o di leggero ampliamento delle attuali vie di comunicazione stradale, penalizzerebbe pesantemente la nostra economia”.

Una risposta a “Giachino: “Far attraversare le Alpi alle nostre merci ci costerà cifre insostenibili”

  1. Bisogna riconoscere che il sottosegretario Giachino si è dato molto da fare per impedire che il Parlamento ratificasse il protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi. Le considerazioni che compie sono tutte da me condivise sui danni che si potranno generare al sistema produttivo nazionale. Soprattutto se i governi che verranno non avranno o interesse, oppure la volontà in quanto concordano con i contenuti del protocollo trasporti, a tutelare nel modo dovuto gli interessi del nostro Paese. Comprendo Giachino quando evidenzia la presentazione di due ordini del giorno. Anch’io ho qualche esperienza in materia e a Giachino, in modo amichevole, dico che è vero che “piuttosto che niente è meglio piuttosto”, come dicono dalle Sue parti ma voglio anche ricordargli che: “un dollaro, un sigaro e un ordine del giorno, non si negano a nessuno” e Giachino questo lo sa bene. Voglio però assicurare che Conftrasporto Confcommercio non demorderà e proverà a ottenere dalla Camera maggior ascolto di quanto non sia riuscita a ottenere al Senato. Naturalmente nel silenzio assordante delle confederazioni della committenza. Se chi parla di difesa del sistema produttivo in quanto lo rappresenta avesse scritto, come ha fatto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ai vari ministri del Governo, interessati alla questione, forse si sarebbe ottenuto qualche risultato più significativo.

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