Costi minimi nei trasporti, il Tar boccia la sospensiva chiesta dalla committenza

Il Tar del Lazio non ha concesso la sospensiva sui costi minimi per la sicurezza nell’autotrasporto così come invece era stato richiesto da esponenti della grande committenza che si riconosce in Confindustria. I giudici del Tribunale amministrativo regionale si sono infatti riservati di entrare nel merito della questione nella prossima udienza che è stata fissata per il  25 ottobre prossimo. Un ricorso era stato proposto anche dai rappresentanti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato secondo i quali  i costi minimi, fissati da una legge dello Stato, sarebbero contrari alle disposizioni comunitarie in materia di libera concorrenza. Una decisione subito “condannata” dal segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, che aveva sottolineato come “l’Antitrust, per la prima volta nella sua storia, si fosse autonomamente costituita in giudizio per chiedere addirittura l’annullamento di una Legge”, ponendo formalmente davanti al Tar “la questione di legittimità costituzionale sui poteri affidati recentemente all’Antitrust. Spesso si sente parlare dei poteri forti”, aveva denunciato Russo, “e in questo frangente ci è più chiaro a cosa ci si riferisce quando se ne parla”.

18 risposte a “Costi minimi nei trasporti, il Tar boccia la sospensiva chiesta dalla committenza

  1. Se per la seconda volta consecutiva la Giustizia Amministrativa rinvia la decisione e non sospende il provvedimento amministrativo che i ricorrenti ritengono sia gravemente lesivo della concorrenza vuol dire che questa necessità ed urgenza non c’è.
    Può anche voler dire che il mondo dei trasporti e della movimentazione delle merci ha la necessità che vi sia una normativa per tutelare la sicurezza stradale ed evitare la corsa al ribasso selvaggio.
    Le imprese, come la mia, rimangono comunque più tutelate da questa situazione

  2. È un passo avanti, ma è stata respinta solo la sospensiva. Per la decisione vera (siamo in Italia) tutto rimandato a ottobre.

  3. Tutto rinviato a ottobre che poi slitterà a febbraio che poi verrà rimandata e così via…Intanto la committenza va avanti a pagare come e quando vuole e noi invece, sempre puntuali al carico/scarico, 15 ore di lavoro, ore di attese sotto il sole e a fine mese contiamo…che c…contiamoìììììììì

  4. A me sembra di capire che è solo ed esclusivamente un rinvio a ottobre ad esaminare nel merito il ricorso presentato della committenza, tutto il resto sta a zero.

  5. Buon giorno, alla luce di decisioni non prese da parte del Tar, per l’ennesima volta come categoria si è visto che contiamo molto poco. Dovrebbero almeno avere l’umiltà di dire che hanno toppato alla grande i nostri rappresentanti. Ps. illudiamoci pure, che siamo la dorsale del paese. ma quale dorsale e di quale Paese stiamo parlando, non abbiamo piu’ la forza di contrattazione visto l’andazzo forse ci saremo a settembre???

  6. Caro Angelo forse le decisioni non prese dal Tar dipendono proprio dalla grande e caparbia presa di posizione di alcune associazioni di categoria che si sono messe di traverso e hanno presentato contro ricorso contro il tentativo becero della nostra Committenza di distruggere l’unica legge ancora in essere per il settore del trasporto. Le associazioni dei trasportatori, almeno alcune, non hanno toppato proprio, anzi si stanno impuntando alla grande perchè quanto divenuto legge possa finalmente funzionare. Non dobbiamo farci alcuna illusione è vero, la crisi ci sta falcidiando, ma la forza della contrattazione la possiamo trovare solo se queste regole sui costi minimi di sicurezza che tanto stiamo difendendo, diventino di facile utilizzo e soprattutto vengano finalmente riconosciute e pagate dalla nostra committenza che continua da troppo tempo la sua corsa a ottenere il massimo ribasso fregandosene di ogni regola di sano vivere civile e sociale.

  7. Il rinvio non lascia dubbi. Anche il Tribunale del Lazio non ha le convinzioni o gli strumenti per dimostrare che la norma é ingiusta. Ritengo inoltre, contrariamente a quanto asserito sopra, che vi é la paura che un eventuale blocco della categoria porterebbe irreparabili danni. Che se ne dica é una vittoria!

  8. Caro Angelo, è inutile fare “Conan il distruttore”, che noia sentire sempre le stesse cose, le associazioni, il rappresentante, la committenza…
    Ma tu cosa fai per cambiare le cose? Hai partecipato al procedimento del Tar economicamente oppure con dei suggerimenti? Quale dovrebbe essere la legge ideale per te? Ma ti rendi conto di cosa significa avere contro committenza e antitrust? Dice bene Alessandra, nessuno vuole prendere decisioni ma questo significa che il principio della legge sui costi minimi non è così lesivo da concedere una sospensione. Ma senza le associazioni (tutte), ma queste quattro cose le sognavamo, chiedi a chi fa trasporto persone quanto recuperono sul gasolio, chiedi ai pescatori se il fermo biologico è in linea con gli sconti autostradali… Chiedi e poi mi dici. Cordialmente

  9. Da qui a ottobre è necessario dimostrare che il settore è compatto. Da qui a ottobre e necessario mettere in campo iniziative forti.Ci sarà pure una iniziativa, una, che si possa condividere con tutte le associazioni e che si possa portare avanti senza dipendere da nessun’altro che da noi stessi. Non possiamo attendere che qualsivoglia organo decida le nostre sorti, che qualsivoglia comitato scientifico (non ho ancora capito quale scienza abbiano utilizzato), tirato a destra e a manca, decida quanto dobbiamo spendere. Possiamo fare tanto, insieme. Nessuno è meglio di un’altro, siamo nelle stesse situazioni pur aderendo ad associazioni diverse. I presidenti non rimangano arroccati sulle loro posizioni ciascuno credendo di essere il migliore. Il risultato di un’associazione si ripercuote su tutti, che lo si voglia o no e farci la guerra a colpi di “noi siamo i più bravi” non ci porterà da nessuna parte.

  10. … e mentre i”noi” e ” io..” continuano a rinfacciare o a fregiarsi di colpe e meriti, noi dobbiamo cercare: prima cosa le merci e i carichi; seconda cosa, le tariffe eque, adeguate, consone; terza cosa, i pagamenti, se caso mai ci fosse anche un recupero “spese”, che non si vedono, o almeno quando pare alla committenza, riempendosi la bocca con le parole crisi, declino, mancanza, lavoro, per fortuna. Si sta lavorando a “Random”, ndò cojo cojo, oggi ci siamo, si carica, domani non si sa. E stiamo /stanno a guardare le tariffe dei ” costi minimi”? Costi quel che costi: basta caricare e viaggiare…. poi si vedrà. Così sta funzionando l’Italia dei trasportatori, così si sfrutta il limone fino all’ultima gocccia (tre ci non sono errore, rendono idea dell’ultima goccia).

  11. Finché c’è gente come il signor Giorgio M che ragiona così ” E stiamo /stanno a guardare le tariffe dei ” costi minimi”? Costi quel che costi: basta caricare e viaggiare…. poi si vedrà”, gli autotrasportatori non faranno alcun passo in avanti. Se non capiamo certe cose poi non lamentiamoci se ci considerano una categoria di ignoranti!

  12. Gerico è arrivato da poco. Cosa dicono i vostri parametri? Siete congrui? Coerenti? Io no! Pagheremo imposte non dovute (non abbiamo conseguito il profitto) o attenderemo le forche caudine dei ricorsi, anticipando intanto il compenso al tributarista di turno? Poggeremo la nostra difesa sulla mancata applicazione dei costi minimi? Daremo la colpa ai colleghi delinquenti o alla polizia, all’Inps e al padreterno che non fanno controlli? Le ultime tabelle certificano chiaramente che se non fai 10 con un litro con un 35 q.li, sei fuori. Fuori da tutti i parametri, anche quelli dettati semplicemente dal buon senso che ovviamente manca all’Agenzia delle entrate e al suo braccio armato. Caro Giancarlo, non è che siamo ignoranti, siamo semplicemente intrappolati nel “dilemma del prigioniero”.

  13. Sarebbe bello capire cosa accade con i costi minimi. Al momento noi vediamo solo vertenze e poco rispetto del minimo di sicurezza (che con le ultime tabelle è tutto dire) ma…. ecco cosa succede proprio stamattina: un committente dopo aver transato per una vertenza sui costi minimi chiede ai propri vettori di allinearsi agli stessi per non avere, dice lui, “brutte sorprese”… che sia un inizio?

  14. Non serve a nulla, intanto il 99 per cento dei trasportatori non chiede ai propri clienti i costi minimi, viste le tariffe che girano sul mercato… È una cosa vergognosa, cari colleghi.

  15. Alessandra, sono assolutamente d’accordo con te. Ho ricevuto una cartella dall’ufficio delle entrate per il controllo dell’anno 2007 per un mare di soldi che secondo loro avrei evaso. La mia è una piccola azienda che vive da trent’anni come ditta individuale, sono andato dal funzionario che ha fatto tale controllo per capire quale criterio contabile ha usato, me ne sono venuto distrutto, ho paura di queste persone… Un solo esempio, sono stati controllati i percorsi kilometrici dalle bolle di accompagnamento in questo modo: un viaggio tipo, carico a Salerno con tre consegne, una a Cassino la seconda a Fiuggi la terza a Roma, bene sono stati calcolati i km da Salerno per Cassino, i km da Salerno per Fiuggi, i km da Salerno per Roma. Questa è l’evasione. Ho paura di queste persone.

  16. Capisco il tuo stato d’animo. Non avere paura e non andare mai solo in questi posti. Fatti assistere sempre dalla tua associazione o da chi segue la contabilità. Non perchè tu non sia capace bensì perchè occorre una freddezza tale che tu sicuramente non hai (per via del tuo stato d’animo). I professionisti invece, proprio perchè non emotivamente coinvolti, sono in grado di aiutarti. Sarà una battaglia dura ma la strada che noi percorriamo ogni giorno lo è di più e per questo siamo adeguatemente attrezzati. In bocca al lupo e che CREPI!

  17. Avete ragione tutti e allo stesso tempo non ha ragione nessuno!!! È vero, siamo la spina dorsale del Paese solo se siamo uniti, e’ vero che le associazioni hanno fatto moltissimo e che altro ancora potranno fare, e’ vero che possiamo trovare un punto di incontro e che i nostri rappresentanti sapranno trovare il modo giusto per arrivarci, sono tutte persone preparate e meritano la nostra fiducia, io li stimo. Pero’ poi a fare i conti a tavolino con i nostri clienti ci siamo noi, soli, ci va coraggio, ci devi credere, e poi vada come va, ma mai far sorridere la committenza… 2° pero’: signori trasportatori siate coerenti!! Attorno a quel tavolo in associazione non predicate bene per razzolare male!!! Coerenza!!! Vediamo chi ha veramente le p….!!

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