Ministro Clini, ecco 17 buone ragioni per bloccare l’entrata in vigore del Sistri

Sulla  data  di  entrata in vigore del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti,  è in atto un braccio di ferro nel Governo tra chi (il ministro dell’Ambiente) vuole che entri in vigore il prossimo 30 giugno e chi (il ministro dello Sviluppo economico e della Ricerca) chiede invece che venga rinviato alla fine del 2013. Un braccio di ferro che da oggi ha dei nuovi sfidanti: i responsabili dell’Asstri Conftrasporto che hanno deciso di schierarsi al fianco del ministro Corrado Passera per dire no alla proposta del suo “collega” Corrado Clini.

Anzi, per essere precisi, per dire no 17  volte: tanti sono infatti i punti critici del progetto Sistri evidenziati in una lettera, firmata da Maurizio Quintaiè, che i responsabili dell’Asstri Conftrasporto hanno deciso di inviare ai rappresentanti del Governo e ai parlamentari delle Commissioni competenti, per scongiurare l’entrata in vigore del sistema dal 30 giugno e ottenere un rinvio maggiore possibile. Per ognuno dei 17  punti individuati sono state indicate anche le possibili conseguenze negative che è possibile leggere nel dettaglio cliccando qui.

28 risposte a “Ministro Clini, ecco 17 buone ragioni per bloccare l’entrata in vigore del Sistri

  1. Ho letto attentamente i punti con le criticità dell’intero sistema Sistri con le relative ripercussioni. Complimenti, sono ben motivati e ritengo che le autorità competenti (magistratura compresa) non possano sottovalutare il grido d’allarme che arriva direttamente dalle imprese.

  2. Se questi pansano di fare i furbi noi non glielo consentiremo. Alla fine di giugno il Tar si pronuncerà sui costi della sicurezza; nello stesso periodo qualcuno pensa di far entrare in vigore il Sistri. Ma vogliono farci fallire tutti? È ora di dire basta. Mi pare che un fermo sia stato proclamato per il giorno 8 di luglio. Se vogliono fare i furbi questa volta tutti aderiremo al fermo; se è questo che vogliono lo avranno. Poi non si lamentino i “signorini per bene”. Se la saranno cercata.

  3. Presidente Monti, per dare ragione ai signori imprenditori che delocalizzano e non pagano i dovuti contributi e imposte in Italia si pensa di far saltare una norma sulla sicurezza che riguarda i cittadini, quella sui costi incomprimibili della sicurezza. Per soddisfare esigenze di altra natura (si vada a leggere cosa ha detto il magistrato dell’Antimafia sull’utilità del Sistri e si faccia rivedere i servizi di Report di qualche settimana fa, scoprirà tante cose interessanti) si vuole a ogni costo far entrare in vigore un sistema, il Sistri, che non funziona. Lei, che è un economista, conosce quale sia il danno di una settimana di fermo (più di due miliardi di euro): vuole davvero non far nulla perchè non venga dato soddisfazione a chi se ne infischia delle regole, delocalizza la propria attività e nel contempo il Paese paghi le conseguenze di un fermo che noi operatori faremo per chiedere solo ed esclusivamente il rispetto delle regole? E il diritto di pagare un costo (Sistri) per un servizio che non funziona e che si applica solo a noi italiani? Se Lei si disinteresserà noi ci fermeremo ma la responsabilità sarà anche Sua.

  4. Perchè solo la Fai denuncia questa vergogna del Sistri? Non è una bufala. Ne ha parlato anche Report e diversi magistrati dell’Antimafia. Perchè una chiavetta che costa 35 euro deve essere pagata 500? Meditate gente!!!

  5. Se il 30 giugno entra in vigore il Sistri fermiamo tutti i Tir per 15 giorni!!!!! E tappezziamo l’Italia di manifesti in cui spieghiamo alla gente chi sono i responsabili di questa protesta, dalla signora Prestigiacomo in poi, chi è che ci deruba da due anni chiedendo migliaia di euro per delle scatole nere che non funzionano neanche a prenderle a calci e che ora vuole sfilarci altri soldi dal portafogli per far partire un progetto che non sta in piedi. Cornuti sì, mazziati no!!!!!!!!

  6. Se il Sistri non funziona non può entrare in vigore il 30 giugno. Prima vanno risolti i 17 punti di criticità del sistema, poi va consentito a noi trasportatori di provarlo e sperimentarlo: solo alla fine qualcuno può imporci di utilizzarlo.

  7. I punti elencati sono chiari ed esaustivi e perfettamente rappresentano il disagio delle imprese che davvero operano nel settore, tutto il resto sono favole. Siamo demotivati è vero, ma siamo anche e soprattutto stanchi di pagare per un sistema che stiamo testando sulla nostra pelle e che fino a oggi non ci ha portato alcun vantaggio ma solo spese assurde. 150 euro ad automezzo all’anno per la famosa e famigerata black box che non funziona; 130-200 euro ad automezzo per farle istallare, altrettanti per farle smontare, e ancora per farle montare su un’altro mezzo… Sì, perchè (forse i signori del Sistri non lo sanno) ma gli autocarri si cambiano, si sostituiscono, si rompono e la dannata scatola nera va riutilizzata (in modo comunque oneroso) o restituita (sempre in modo oneroso)… Sulle black box abbiamo ormai da due anni montato delle schede sim che nella migliore delle ipotesi ci costano 2 euro al mese (24 euro a mezzo per due anni, noi ne abbiamo 60 di mezzi, fate voi i conti…). Il personale è in formazione continua (sapete quanto costa un’ora di un consulente che ci viene a raccontare fumo… Visto che il mese dopo quel che ci ha cosi bene spiegato non è valido?), ma lo sanno i signori del Sistri quante e quali sono le spese nascoste per una impresa che opera (anzi, che fino a oggi si è preparata ad operare) con il Sistri? Vogliamo parlare dell’adeguamento dei sistemi informatici, del rinnovo dei Pc? oO dell’acquisto ex novo? O dei software (il cui aggiornamento ci è costato e ci costerà) che, a oggi, non sono in grado di dialogare efficacemente con il Sistri? Parliamone, rendiamolo palese e che mi si dimostri che il Sistri tra le tante e belle cose che pare sappia fare ci fa anche RISPARMIARE.

  8. Non è solo la Fai che denuncia. Altre associazioni vi hanno provveduto, comprese quelle dei produttori di rifiuti. Sono convinta che vi sarà un’ulteriore proroga, ma se così non fosse faremo come i committenti che si rifiutano di corrispondere i costi di sicurezza. Se non hanno paura delle sanzioni perchè dovremmo averla noi? Non ci potrebbe essere un Tar del lazio anche per il Sistri?

  9. Nonostante le innumerevoli modifiche, integrazioni e variazioni avute dalla nascita del Sistri a oggi, ci troviamo ancora davanti a un sistema che sembra non abbia mai avuto una fase progettuale considerando che, ancora oggi, si scontra con la normale operatività. Oltre ad aver lasciato insoluti alcuni importanti aspetti, quali: la raccolta dei rifiuti liquidi, gli oli esausti, i rottami ferrosi, i vettori stranieri, la micro raccolta, ecc… Ma con questi presupposti, come si può pensare che il Sistri entri in vigore il prossimo 30 giugno? Davvero vogliono che dal 1 luglio, oltre a dover combattere con i quotidiani problemi, iniziamo a combattere anche con un sistema, giusto nel principio ma impossibile nella pratica? Risolvano seriamente tutte le criticità e colmino prima tutte le lacune. Poi saremo tutti ben lieti di applicare il Sistri, senza dover solo sborsare fiori di soldi buttati nella spazzatura….

  10. Un “affaire” tutto italiano: fa bene il ministro Passera a rinviare il tutto. Le lobby ancora una volta alzano la cresta. Caro signor Clini, Lei era a stretto contatto con la signora Prestigiacomo, la musica non cambia. Sapete benissimo che il sistema non funziona, ma dovete giustificarVi di tutti i soldi che avete fatto girare e che non si sa dove siano finiti. E non è finita: chiedete a tutti i trasportatori quante batterie dei camion hanno sostituito nel frattempo, poiché le black – box le stanno distruggendo… Invito tutti i trasportatori a fare un conticino approssimativo.

  11. Se qualcuno è realmente in grado di provare che le scatole nere del Sistri danneggiano le batterie dei camion, se davvero esiste un nesso fra queste maledettissime black box e l’usura delle batterie, beh, allora rivolgiamoci tutti all’ufficio legale di una grande associazione di categoria e facciamo una mega causaa chi ha voluto il Sistri!

  12. Al solo leggere il nome dell’ex ministro Prestigiacomo mi è venuto un attacco d’orticaria. E i primi sintomi adesso si manifestano anche a leggere il nome del suo successore. Ma mettere qualcuno competente (almeno in materia di sistemi di tracciabilità dei rifiuti) a a guidare il ministero per l’Ambiente proprio no vero?

  13. Mi rivolgo a tutti i colleghi trasportatori: cosa aspettate a “seppellire” di segnalazioni il Governo e i ministeri? Abbiamo a disposizione uno strumento fenomenale come Internet, un partner come Tg Com 24, una visibilità elevatissima. Abbiamo la certezza che i nostri commenti, le nostre denunce affidate a “Stradafacendo” arrivino sulle scrivanie di chi di dovere. facciamogli sentire che non siamo una categoria di idioti che non sa usare strumenti come la comunicazione, fermiamoci 5 minuti (sono più che sufficienti) per accendere il pc entrare in Stradafacendo e dire la nostra. Se 10 autotrasportatori si lamentano non gliene frana a nessuno, se lo fanno in 10mila vedrete come spalancheranno occhi e orecchie!

  14. Mi sono iscritto a una federazione di categoria del territorio (Campania) convinto che si occupassero loro di “comunicare” i nostri problemi, ma anche i nostri consigli per “guidare” chi del nostro lavoro non sa nulla (come i politici che hanno seguito il caso Sistri!). Ma ho letto poco o niente!!! (Su Stradafacendo, per esempio, niente!!!!) Allora a cosa serve associarsi?

  15. Se in Campania se ne scrive e se ne parla poco, da noi in Calabria ancor meno!!!! Eppure sono problemi che ci toccano direttamente, che paghiamo con la fatica della nostra fronte (per cosa poi, il Sistri, come direbbe Fantozzi, è una Cagata pazzesca!!!!!

  16. Ohe ragazzi, questi fanno i camionisti, quando prendono in mano qualcosa per leggerla al massimo è una cartina stradale. Pretendere che scrivano (magari pure con le acca e i congiuntivi al posto giusto è un po’ eccessivo….

  17. E’ arrivata la “maestrina” Alessia a darci una bella “nota” sul registro con la penna rossa!!!!. Ma chi si crede d’essere? Ogni volta che va al supermercato a fare la spesa, piuttosto, ci ringrazi di esistere….

  18. Alessia, a che categoria appartieni? Casalinghe frustrate? Aspiranti isolane? Cubiste con due chili di tette e 16 milligrammi di materia grigia?

  19. Assolutamente fuori luogo, vista l’importanza del tema, le affermazioni di Alessia e Stella. Mi chiedo, se questa è la considerazione che hanno della categoria perchè frequentano un blog sull’autotrasporto? Lasciassero spazio a chi, probabilmente sbagliando il congiuntivo, sanno almeno di cosa si sta parlando.

  20. Qualcuno è fuori tema o ha sbagliato blog. Inutile commentare certi interventi. Hanno fatto la battuta, lasciamole godere in pace.

  21. Rispondo ad Alessia ……e poi si parla di parità dei sessi, qua si sta riflettendo su problemi gravi che coinvolgono il lavoro di tante famiglie e di tante imprese, non provocate stupidamente una categoria di persone per bene come noi camionisti, se leggendo non approvate il contenuto delle riflessioni in maniera costruttiva date il vostro parere, ma vi prego evitate di rispondere da donnette …. offendendo anche la vostra categoria.

  22. Lorenzo e Mimmo, con tutto il rispetto loro dovuto, sono purtroppo la rappresentazione di come gran parte della categoria si rapporta con i propri problemi. Non si capirebbero altrimenti i motivi per i quali tanti di noi nel mese di gennaio aderirono al fermo di Trasporto Unito che avanzava richieste solo demagogiche e senza alcuna possibilità di successo. Basterebbe chiedere quante di quelle richieste sono state esaudite. Allora che senso aveva fermarci. Io sono informato dalla mia associazione che, al di là di quello che qualcuno sostiene forse per spirito di bandiera, è realmente l’unica che si sta dando da fare per cercare di trovare delle soluzioni al problema del Sistri. Le interrogazioni, gli ordini del giorno in Parlamento, le proposte di modifica ed ancora quello che sta avvenendo e che verrà nei prossimi giorni, si comprerà anche una pagina su Il Giornale, lo sta facendo e lo ha fatto solo una federazione. Alessandra questi sono fatti! ora sento dire che in Calabria e in Campania nessuno sa niente. Ma ragazzi quando smettiamo solo di lamentarci ed invece incominciamo ad interessarci dei nostri problemi. Io le informazioni le cerco e le trovo. Del resto domandatevi qual è l’unico blog che ha trattato più degli altri l’argomento Sistri. È lo stesso che se ne sta occupando oggi. Stradafacendo e il sito Conftrasporto. Tutto questo mentre molti di noi si lamentano e basta ma non fanno nulla per sostenere chi lavora per loro. Sveglia!!!!!!!!

  23. Anche io cerco e trovo informazioni e quando dico che anche altre associazioni hanno preso posizione contro il Sistri non lo dico per spirito di bandiera. Il fatto che le loro denunce non siano arrivate alle tue orecchie non significa che non siano state fatte.

  24. Salve signori, vorrei far presente a tutti che il lavoro di trasporto merci in generale in Italia, specialmente nei settori dove vi è un rapporto stretto tra privato e cliente/vettore è a rischio causato da colleghi cosidetti Trasportatori o logistica che fanno prezzi concorrenziali al di sotto dei costi minimi.
    Se lo stato mettesse in atto i seguenti accorgimenti…
    Vi espongo:
    a – Ingaggi extracomunitari: farli tutti sullo stesso livello.
    b – Scontistiche particolari sulle navi: dove Stato faccio presente che pur essendo soci di consorzi per le scontistiche non si è in grado di competere con i singoli vettori concorrenziali dove si possono nominare o localizzare facilmente
    c – Provenienza dei fondi o utili sul trasporto merci su strada calcolando le spese di trasporto affrontate per singolo nolo – toglierle o fissare un numero sotto controllo dello Stato.
    d – Sulla Sicilia/Sardegna per esempio chi è residente o chi vi arriva imbarcandosi da porti in Italia, se si vuol uscire dalla sicilia il biglietto di andata e ritorno non viene effettuato dalle compagnie private solo dalla Meridiana (Stato) il perché non trova regione – Fissare dei prezzi adeguati ai transiti per gli italiani che lavorano in quanto malgrado non italiani o obbligati per entrare nel commercio delle merci in italia dove gli isolani vengono puniti notevolmente.
    c – Riclassificare le licenze c/to terzi come una volta 1° per ogni mezzo.
    D – Rispetto ed educazione e tolleranza da parte dello stato verso i controlli stradali perche quando fermano un tir sembrano che abbiano la percentuale sulle multe, una cosa paurosa (non si tiene conto dei disagi stradali in italia dei tempi di attesa al carico/scarico – o se si fa sosta senza aree attrezzate o per lo più dei tempi morti per code o imbarchi traghetti – in Sicilia si arriva fino a 5 ore). Più rispetto per chi lavora per un stipendio medio di 1250.00 euro più trasferta 46.00 lontano dalla famiglia e vita da cani per chi lavora in Italia per chi fa linea nord/sud.
    E – Rimborsi accise fisse col recupero dell’iva da versare mensilmente. Costi che ci mettano in pari concorrenza con la comunitò europea.
    f: METTERCI IN GRADO DI RECUPERARE GLI IMPORTI NON PERCEPITI DA AZIENZE CHE FALLISCANO E CHE NON VOGLIONO PAGARE CON TEMPISTICA IMMEDIATA
    Esempio: Versamenti contributivi – iva – tasse aut. – Assicurazioni- fondi stanziati dallo sato
    Aggiornati mensilmente da un solo ufficio ministeriale e fare sì che le aziende debitrici senza un motivo valido vengano radiate dall’albo con i nominativi delle persone che le costituiscono; anche la prigione non farebbe male, anzi sarebbe un motivo valido per non fare i furbi con i soldi degli altri
    In fine penso che questo è il problema del trasporto merci in italia anche per il Sistri…

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