Basta con gli autovelox nascosti, arriva il chiarimento del Ministero

Le postazioni fisse degli autovelox devono essere ben visibili e munite di apposita segnaletica. Il chiarimento giunge direttamente dal Ministero dei Trasporti, che risponde alla “battaglia” dello “Sportello dei Diritti”, per una maggiore trasparenza nelle rilevazione delle infrazioni al Codice della strada a mezzo di strumentazioni elettroniche. Secondo la circolare del Ministero, infatti “gli armadietti posti sui margini delle carreggiate”, come riporta il sito www.informazione.it, “nei quali risultano alloggiati autovelox in postazione fissa devono essere ben visibili e muniti di apposita segnaletica sulla parte superiore del box”. 

Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che da anni ripete come tali strumenti siano troppo spesso utilizzati per “far cassa” piuttosto che per esclusive finalità di sicurezza stradale, “tale indicazione fornita dal Ministero”,  si legge ancora sul portale, “dovrebbe aprire gli occhi a tutte quelle pubbliche amministrazioni che si ostinano a perseverare nell’effettuare rilevazioni illegittime che ricadono sugli automobilisti e proprietari di autovetture, ma soprattutto le Prefetture, che nonostante le raccomandazioni in tal senso, proseguono col rigetto dei ricorsi amministrativi quand’anche le verbalizzazioni delle infrazioni risultassero palesemente invalide, come nei casi individuati dalla circolare in questione”.

Una risposta a “Basta con gli autovelox nascosti, arriva il chiarimento del Ministero

  1. La verità è una: i sindaci devono fare cassa, unitamente al proprietario dell’apparecchiatura elettronica, cosa può interessare al sindaco di un centro abitato distante a volte 4 o 5 km, dalla strada statale dove vengono piazzate i congegni elettronici. Il sindaco lascia il suo centro abitato spesso abbandonato. Il sindaco fa finta di garantire la sicurezza, ma nel frattempo fa cassa. Esempio classico: strada Agrigento Palermo, dove i comuni di Lercara e Castrono fanno quanto detto. Perchè i prefetti prima di autorizzare l’uso dell’apparecchio non si accertano che il sindaco sta facendo un abuso lasciando il suo centro abitato abbandonato in particolare vicino ai plessi scolastici?

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