Manovra e trasporto pubblico locale, Regione Lombardia attacca il Governo

“Questo Governo penalizza la premialità a favore della spesa storica”. Così l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, commenta l’abrogazione dell’articolo 1 comma 6 della Finanziaria 2010, che sanciva la ripartizione di una parte di finanziamenti per il trasporto pubblico locale (425 milioni di euro) secondo criteri di premialità. “Sorprende e inquieta”, prosegue l’assessore, “che un Governo tecnico, anziché rafforzare e sostenere il criterio della premialità nella distribuzione delle risorse verso chi ha mantenuto comportamenti virtuosi, preferisca il ben più discutibile criterio della spesa storica che conferma le ben note inefficienze”. 

“La Lombardia”, ricorda Cattaneo, “è la Regione che ha investito di più negli ultimi 29 mesi: abbiamo aggiunto 580 corse, abbiamo investito 1 miliardo di euro in materiale rotabile, dal 2001 al 2011 siamo passati da una produzione annua di 28 milioni a 39 milioni di treni/chilometro (con una crescita del 40 per cento) e da 350.000 a 650.000 passeggeri (con un aumento dell’85 per cento). In una temperie particolarmente delicata, dove le risorse pubbliche scarseggiano e dove diventa sempre più necessario l’efficientamento del servizio, non possiamo che essere profondamente in disaccordo sulla scelta del Governo. Abbiamo chiesto lo scorso anno un sacrificio ai pendolari lombardi, aumentando le tariffe del 20 per cento, per preservare i servizi e garantirne di nuovi: chiediamo ora noi a gran voce che il Governo dia un segno chiaro a favore di chi ha fatto meglio”. Il testo della manovra, si legge in una nota della Regione, attualmente recupera solo 800 milioni, che si aggiungono ai 400 già previsti dal fondo per il trasporto pubblico locale. Rispetto ai 2055 milioni del 2010, mancano quindi tuttora all’appello 855 milioni (425 di finanziamento per le Regioni e 430 che venivano trasferiti direttamente a Trenitalia). Il testo della manovra prevede che l’utilizzo delle accise sui carburanti per finanziare il trasporto pubblico locale decorra dal 2013 e pertanto degli incrementi previsti nel testo (8.2 centesimi di euro per la benzina, 10 centesimi di euro per il gasolio, 10 centesimi di euro per il Gpl) nessuna risorsa vada a finanziare il trasporto pubblico locale per il 2012. “Se così fosse”, ha concluso Cattaneo, “le Regioni non sarebbero in grado di onorare i contratti di servizio e il trasporto pubblico locale rimarrebbe a rischio”.

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