Eurotassa sui Tir, Anita non ci sta: Ingiusto dare ai camion la colpa per lo smog

Via libera all’Eurovignetta, la tassa extra a carico dei mezzi pesanti a cui vengono fatti pagare anche i costi dell’inquinamento atmosferico e acustico provocato, oltre a quelli già previsti per le infrastrutture. Con il voto contrario di Italia e Spagna, e le astensioni di Portogallo, Olanda e Irlanda, la direttiva è stata approvata dal Consiglio Europeo nella seduta del 12 settembre. “Si tratta di una norma che favorirà solo i Paesi centrali e di attraversamento della Ue”, spiega Anita in una nota, “che infatti hanno votato a favore, i quali ne trarranno notevoli benefici economici”. 

L’associazione aderente a Confindustria ha contestato fin dall’inizio del suo iter legislativo la mancanza di equità della direttiva che introduce un aggravio di costi solo per una categoria di trasporto. “E’ ingiusto considerare i mezzi di trasporto merci superiori a 12 tonnellate gli unici responsabili dell’inquinamento da gas, rumore e congestione”, si legge sempre in una nota di Anita. “Tali veicoli rappresentano solo una piccola parte del parco circolante sulle autostrade europee. Tra l’altro, i proventi derivanti da tale tassazione non saranno destinati a investimenti sulle infrastrutture e i trasporti, ma confluiranno nella fiscalità generale degli Stati membri”. Approvata la direttiva, gli Stati membri dell’Ue potranno adottarla su tutte le autostrade, non solo a quelle di rilevanza europea.

Una risposta a “Eurotassa sui Tir, Anita non ci sta: Ingiusto dare ai camion la colpa per lo smog

  1. Non si può che condividere la presa di posizione dell’Anita sull’approvazione dell’Eurovignette che tuttavia pare un po’ tardiva. E’ vero che il Consiglio poteva bloccare la decisione ma sarebbe stata necessaria, come giustamente evidenziava tempo fa il Presidente della Fai, una iniziativa politica del Governo, che invece ha votato per salvarsi la coscienza ma che non esiterà ad applicarla nel nostro Paese per fare cassa.
    Queste decisioni devono essere giocate in chiave di accordi. Ma per fare questo occorre avere in testa la strategicità del mondo del trasporto, cosa che il Governo non ha dimostrato di avere.Ora non resta che agire nei confronti dell’Esecutivo per evitare l’applicazione della tassa, anche se potrebbe essere controproducente per le casse del Paese che finirebbe con il rinunciare ad incassare da la sovratassa dai cittadini di altra nazionalità. La strada è dunque quella di una compensazione ma per ottenerla occorrerà aprire una vertenza con il Governo e qui vedremo ancora una volta quanto l’associazione confindustriale sia dura quando scrive i comunicati ma debole con il Governo di turno.

Rispondi a Andrea Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *