Più distributori per metano e Gpl, la Camera dice sì alla liberalizzazione

Uno dei principali freni allo sviluppo delle auto a metano è la mancanza di una capillare rete di distributori. Una condizione che potrebbe presto cambiare, visto che giovedì la Camera ha approvato all’unanimità un testo che mira alla razionalizzazione e all’incremento della rete degli impianti di distribuzione di metano per autotrazione, cui estende le disposizioni in materia di liberalizzazione dell’attività di distribuzione dei carburanti varate nel 2008.

In base al testo approvato a Montecitorio, un decreto ministeriale individuerà i criteri e le modalità di erogazione self-service negli impianti di distribuzione di metano e di Gpl e di compressione domestici di metano, l’erogazione contemporanea di carburanti liquidi e gassosi (metano e Gpl) in impianti di rifornimento multiprodotto, e la trasformazione degli impianti di distribuzione dei carburanti tradizionali siti nelle aree urbane, da dismettere, in impianti di distribuzione di metano. Verranno poi individuati i principi generali cui dovranno attenersi le regioni nel redigere i piani di sviluppo della rete di distribuzione del metano, prevedendo l’obbligo di installazione di impianti di distribuzione in rapporto alla densità abitativa e di autorizzazione di nuovi impianti che prevedano – specie nelle aree urbane e sulla rete autostradale – punti di rifornimento a metano, oltre alla semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione di nuovi impianti di distribuzione e per l’adeguamento di quelli già esistenti.
Si prevedono inoltre incentivi alla ricerca nel settore del metano per autotrazione disponendo che dal 2011 è istituito un Fondo volto a finanziare progetti di ricerca diretti a promuovere l’uso del metano per autotrazione e a sviluppare nuove tecnologie motoristiche che riducano i consumi e le emissioni inquinanti. In particolare, si tratta dei progetti per una maggiore efficienza dei veicoli a metano e per lo sviluppo dell’utilizzo del bio-metano, di miscele metano-idrogeno, del GNL nei trasporti pesanti. Il Fondo sarà finanziato da un contributo a carico dei soggetti che forniscono il metano ai gestori degli impianti di distribuzione e dei proprietari di carri bombolai destinati al trasporto del metano. Infine, viene istituita presso il ministero dello Sviluppo economico, la Cassa per la gestione del metano per autotrazione: avrà il compito di determinare i contribuiti, di provvedere alla punzonatura delle bombole serbatoio, alla loro verifica periodica e alla loro sostituzione se necessaria.

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