Nel week end di Pasqua i morti sulle strade saliti del 50 per cento

“L’aumento di oltre il 50 per cento dei morti sulle strade nell’ultimo week end di Pasqua rispetto alla stessa festività di un anno fa, coincidente con il primo fine settimana di aprile, ci porta a una drammatica constatazione: non si deve mai abbassare la guardia sulla sicurezza stradale. Purtroppo i moniti lanciati alla vigilia delle partenze sono risultati vani e non abbiamo confermato il trend in ribasso degli ultimi anni. È assurdo constatare che abbiamo compiuto un passo indietro di 2 anni, avvicinandoci ai livelli del 2009 e superando addirittura quelli del 2008. È obbligatoria una riflessione su questi numeri. Dobbiamo capire che la battaglia per la sicurezza stradale non è né vinta né finita. È indispensabile lavorare per la diffusione di una nuova cultura delle regole al volante. Solo in questo modo, per il futuro, sarà possibile fare in modo che i giorni di festa restino tali e non si trasformino in momenti segnati da lutti e dolori”. Con queste parole il presidente della Fondazione ANIA per la sicurezza stradale, Sandro Salvati, ha commentato il bilancio dei decessi sulle strade nell’ultimo ponte di Pasqua in cui hanno perso la vita 34 persone a causa di incidenti stradali, con un aumento pari al 54,5 per cento rispetto allo stesso ponte del 2010, quando i morti sulle strade furono 22.. Alto anche il numero dei morti sulle due ruote: quest’anno sono stati 11 i motociclisti deceduti in altrettanti incidenti stradali, mentre nel 2010 furono 9 e nel 2008 il bilancio si fermò a 8.

2 risposte a “Nel week end di Pasqua i morti sulle strade saliti del 50 per cento

  1. non c’erano tir assassini in giro eppure i morti sulle strade sono aumentati!paradossalmente era meglio lasciar circolare liberamente i tir che avrebbero fatto da deterrente.ecco una proposta da sostenere da parte delle associazioni di categoria:diminuire i divieti ai tir perche’ non servono,danneggiano l’economia e soprattutto non diminuiscono i pericoli ,ma anzi aumentano gli incidenti e i morti sulle strade.

  2. Esatto, non c’erano i tir “assassini”.Quanto alla diminuzione dei divieti trovo che sia meglio per noi trasportatori restare a casa per non restare imbottigliati GRATIS nelle code dei vacanzieri. Potremmo chiedere invece una diminuzione delle tariffe assicurative considerato che, nei giorni di divieto, il rischio per le compagnie assicuratrici è nullo.

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