700 milioni per l’autotrasporto, Giachino convoca le associazioni

Il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino (nella foto), ha convocato le associazioni dell’autotrasporto mercoledì 16 marzo per definire le modalità di impiego dei 700 milioni di euro previsti dalla Finanziaria 2011 per il settore. Martedì pomeriggio si riunirà invece l’Osservatorio sui costi minimi di sicurezza. Lo ha reso noto all’Ansa lo stesso Giachino. “Il governo”,  afferma il sottosegretario, “sta mantenendo tutti gli impegni assunti con gli autotrasportatori. Non ci sono quindi le condizioni per disdire l’impegno alla pace sociale sino al 31 dicembre. Abbiamo trasformato in norma di legge, votata solo dalla maggioranza, gli accordi del 17 giugno che riesce a riequilibrare il rapporto tra committenza e autotrasportatori attraverso gli accordi di settore. In questa situazione economica internazionale così difficile il Paese non si può permettere nessun blocco delle attività economiche”.
Intanto, proprio oggi, la Fita-Cna del Piemonte ha minacciato un blocco dei mezzi e “questa volta non basterà un protocollo d’intesa per concludere il fermo”. La Fita chiede “l’integrale applicazione dell’accordo nazionale, siglato a giugno 2010 e trasformato in legge in agosto, ma completamente ignorato finora dalla committenza”. In particolare – ha spiegato il segretario piemontese, Costantino Spataro – sono due le cose che stanno a cuore agli autotrasportatori: l’avvio dell’Osservatorio sui costi minimi di sicurezza e l’apertura di un tavolo sui contratti nazionali di settore.

2 risposte a “700 milioni per l’autotrasporto, Giachino convoca le associazioni

  1. qualcuno ha rilevato delle incongruenze tra le tabelle dei costi minimi pubblicate il 9/3 e quelle del 25/3/2010? in alcuni casi i costi risultano diminuiti, mi sembra un pò strano.

  2. Non si può far altro che constatare la più completa inadempienza da parte della committenza verso quelle che sono le nuove regole, di conseguenza i costi minimi. Anzi gli unici a rimmetterci siamo sempre noi che viviamo sulla strada e ultimo anello della catena. E’ una vergogna non vedere la realtà… pura ipocrisia… le associazioni ci invitano a far rispettare gli aggiornamenti sui costi minimi; sapete qual’é la conseguenza? La perdita del lavoro. Vergogna!

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