Carburanti, l’accusa di Conad:
i vincoli bloccano la concorrenza

“La politica impedisce la nascita di una vera concorrenza nel settore della distribuzione dei carburanti”. Lo sostiene la Conad, attraverso il suo direttore generale Francesco Pugliese, intervenuto a Bologna alla presentazione dei risultati di Nordiconad, una delle sei realtà che compone il colosso cooperativo. “Dopo la liberalizzazione del mercato”, hanno spiegato Pugliese e l’ad di Nordiconad Mauro Lusetti, “la stragrande maggioranza delle Regioni, di ogni colore politico, hanno indicato regolamenti che obbligano la presenza di distributori di gpl e metano per ogni nuovo punto vendita. È un vincolo che contrasta la concorrenza, dimezzando la possibilità di sviluppo”. “In Italia”, ha detto Pugliese, “abbiamo 10 impianti che distribuiscono 12 milioni di litri l’anno, quasi dieci volte di più di un distributore medio. Riusciamo a fare un prezzo di 7-10 centesimi inferiore agli altri distributori, pur non avendo un nostro canale di distribuzione. Se riuscissimo ad avere un massa commerciale superiore il prezzo potrebbe calare ancora. Il problema però, a fronte delle nostre 60 richieste di apertura, è la resistenza delle lobby dei petrolieri”.

Una risposta a “Carburanti, l’accusa di Conad:
i vincoli bloccano la concorrenza

  1. Anche noi trasportatori soffriamo le resistenze delle lobbies, non ultima proprio quella della grande distribuzione che, incapace di eliminare o ridurre le proprie inefficienze, si rifiuta di remunerare le attese per il carico e lo scarico.

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