Settant’anni passati in fuoristrada,
buon compleanno alla Jeep

Difficilmente un marchio diventa sinonimo di un’intera categoria di veicoli. È successo per la casa automobilistica Jeep, che ha compiuto settant’anni e che da tempo è sinonimo di auto fuoristrada. La Jeep nasce sulla carta nel luglio 1940, quando l’Esercito degli Stati Uniti varò il programma per un “veicolo leggero da ricognizione” destinato a prendere il posto delle Ford T modificate allora in uso. A rispondere all’appello furono la Willys-Overland e la American Bantam Car, seguite a breve dalla Ford Motor Company.
Nel marzo del 1941 l’Esercito assegnò la costruzione di 1.500 esemplari del Model 40 Bcr alla Bantam, a Ford altri 1.500 della Pygmy Gp e alla Willys 1.500 del suo modello Quad. Successive valutazioni portarono l’Esercito a selezionare la proposta Willys come standard e Willys Quad divenne, attraverso modifiche e migliorie, il modello Ma e più tardi il modello Mb. Per l’Esercito e per il mondo intero divenne invece noto come Jeep.
Ma da dove deriva questo nome? “Secondo alcuni – si legge su un’agenzia Ansa – questo nome deriva dalla sigla GP, l’abbreviazione di General Purpose. Altri sostengono invece che il nome arrivasse da Eugene the Jeep, un personaggio dei fumetti di Braccio di Ferro. Willys-Overland produsse per l’Esercito Usa oltre 368mila veicoli ai quali si aggiunsero altri 277mila veicoli prodotti su licenza da Ford. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, Willys registrò il nome “Jeep” e decise di convertirlo in un fuoristrada adatto all’impiego nelle aziende agricole: nasce la Universal Jeep per uso civile. Nel 1945 fu avviata la produzione del modello Cj-2A, il primo destinato a un impiego civile, seguito nel 1948 dal modello Cj-3A con parabrezza in un unico elemento e assale posteriore più robusto”. La serie Cj fu aggiornata nel 1953 con l’arrivo del modello CJ-3B che restò in produzione fino al 1968. Sempre nel 1953, la Willys-Overland fu venduta a Henry J. Kaiser per 60 milioni di dollari. La Kaiser Company avviò un intenso programma di ricerca e sviluppo che portò nel 1955 al lancio del modello Cj-5 realizzato sulla base del modello M-38A1 impiegato nel 1951 nella Guerra di Corea, e caratterizzato da paraurti anteriori arrotondati. Migliorie al motore, agli assali, alla trasmissione e al comfort fecero di Cj-5 il mezzo ideale per tutti coloro che necessitavano di un fuoristrada per l’impiego quotidiano. Fu prodotto in più di 600mila esemplari in oltre 30 anni. Nel 1962 Jeep presentò il primo veicolo a trazione integrale dotato di trasmissione automatica: era un modello della gamma Wagoneer (predecessore dell’attuale Cherokee) che fu anche il primo veicolo a trazione integrale con sospensioni anteriori indipendenti. È del 1970 il passaggio della Kaiser alla American Motors Corporation – controllata tra il 1979 e il 1987 dalla Renault – con la nascita della Jeep Corporation. Nel 1973, Jeep propose il Quadra-Trac, il primo sistema automatico di trazione integrale permanente. Nel 1984 la gamma Jeep si arricchì della Cherokee Xj un modello più piccolo, ma molto moderno. Tra le innovazioni figuravano il sistema di trazione integrale Jeep Command-Trac e le sospensioni anteriori a molla elicoidale Quadra-Link. Nel 1987 Amc interruppe la produzione dello storico modello Cj e presentò il nuovo Wrangler Yj, costruito fino al 2001 in oltre 630mila esemplari. Nell’agosto 1987, dopo un anno dall’introduzione di Wrangler, l’American Motors Corporation fu venduta a Chrysler Corporation ed il marchio Jeep entrò a fare parte della divisione Jeep/Eagle di Chrysler. Nel 1992 il lancio di Grand Cherokee, che caratterizzò l’inizio della nuova era dei Suv, introducendo nuovi standard di maneggevolezza e comfort di guida. Grand Cherokee, prodotta sino a oggi in oltre 4 milioni di esemplari, ha inaugurato di fatto l’era moderna della Jeep nell’ambito del Gruppo Chrysler.

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